“Il comune e la società, d’intesa con l’architetto Bofill, provvedano ad una ri-progettazione dell’edificio – sostiene Adinolfi – che preveda una riduzione dell’altezza (ed eventualmente una modifica parziale della destinazione d’uso: non solo condominio privato ma anche struttura ricettiva); il comitato No Crescent prenda atto della Sentenza del Consiglio di Stato che individua criticità negli aspetti paesaggistico-ambientali e si apra al dialogo”.
Da qui la proposta di “un tavolo tecnico-politico con l’amministrazione comunale (con rappresentanti della maggioranza e della minoranza), la società costruttrice e la soprintendenza”.
Raffaele Adinolfi, PDL Arechi Salerno
Consigliere R. Adinolfi, lei propone “un tavolo tecnico-politico con l’amministrazione comunale (con rappresentanti della maggioranza e della minoranza), la società costruttrice e la soprintendenza”.
Ma mi dica, i vari atti tecnico-politici adottati dall’Amministrazione comunale per l’approvazione del progetto sono stati, forse, “macchiette”, come si diceva al tempo delle “chiancarelle” autentiche.
E l’approvazione con oltre il 70 % dei voti, all’ultima elezione comunale, cos’è stata? una dichiarazione di correità col Sindaco rieletto? un’altra “macchietta”? o un atto di democrazia vera?
E la ditta costruttrice, cosa c’entra, con il procedimento amministrativo? Perché se c’entra, essa ha già deciso per la prosecuzione, o mi sbaglio?
E poi mi faccia capire, Consigliere, i sopra richiamati voti espressi dai cittadini salernitani non sono, si o no, voti come quelli (percentualmente molto inferiori) che invocate per assolvere, o meglio per dichiarare innocente un condannato definitivo per frode fiscale.
Ed allora, cerchi di consigliare cose … “consigliabili”
La saluto