La donna un anno fa è partita per la Russa con la motivazione di andare a trovare dei parenti portando con sé la piccola di due anni. Una volta in Russia ha inviato un messaggio al marito nel quale annunciava che non sarebbe tornata.
L’uomo a questo punto si è rivolto all’avvocato Enrico d’Amato – esperto nazionale di casi del genere (basti pensare al caso Solimo) – e ha presentato una prima denuncia. Due gradi di giudizio in Russia hanno condannato la donna per sottrazione di minore all’estero e dato esecutività alla sentenza con “restituzione” del bambino al padre.
L’uomo è andato in Russa ma una volta giunto nei pressi degli Urali, la donna è fuggita via e da inizio maggio non fa avere notizie di sé.
L’avvocato Enrico D’Amato nelle scorse settimane ha lanciato un appello alla Russia, ai russi e anche e soprattutto alle istituzioni italiane affinché intervengano nel merito. E inoltre è stata creata una mail “troviamosofia@gmail.com” per avere indicazioni ed è stata promessa una ricompensa per chi darà notizie utili.
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