Soddisfazione per il parroco delle comunità pastorali di Penta e Orignano, don Antonio Pisani, che nel recente passato ha consentito anche l’adeguamento liturgico dell’area presbiterale, l’apertura dell’oratorio presso la chiesa dell’Immacolata Concezione e la ristrutturazione dell’altare nella chiesa di San Bartolomeo. L’organo, composto da 800 canne, arrecante la scritta “Tomas De Martino Neapolitanis Regia Cappella S.M. Organarius fecit A.D. MDCCXLV” è di grandissima valenza artistica, costruito in legno di pioppo e castagno presenta intagli e fregi meccati tipicamente barocchi e costituisce un unicum che concorre, insieme al fastoso arredo dell’interno, a sottolineare la grande importanza dell’Abbazia Verginiana nel territorio della Valle dell’Irno. Il prezioso strumento subì dei danni in seguito al crollo parziale del soffitto della chiesa durante il terremoto del 1980.
“E’ l’ultimo lavoro che realizzo con voi – ha detto il parroco Pisani – e che conclude i numerosi restauri della monumentale chiesa di San Bartolomeo Apostolo. Ancora una volta conto sulla vostra amicizia e sulla vostra presenza”. Una dichiarazione che lascia spazio a diverse interpretazioni e a qualche preoccupazione da parte della cittadinanza locale, che non ha intenzione di separarsi dal sacerdote che li segue dal 1997, anno in cui fu ordinato prete presso le comunità di Penta e Orignano, rispettivamente frazioni dei Comuni di Fisciano e Baronissi.
Complimenti per l\’articolo!!!, riassume bene l\’importanza della chiesa di San Bartolomeo apostolo e soprattutto dell\’organo; ma non è vero che don Antonio pisani se ne va !!!