A scanso di equivoci, va spiegato perché noi residenti ne siamo onorati: Scampia è un quartiere che ha vissuto una fase di profonda crisi, ma grazie a numerosi interventi (investitori privati e istituzioni) sta rinascendo come una fenice, dalle stesse ceneri generate da problemi obiettivi di carattere socio-culturale, chiamiamoli così.
Il rione Calenda, con le dovute proporzioni, ha avviato un lentissimo percorso di rinascita basandosi sugli sforzi dei residenti che credono fermamente nel loro piccolo quartiere fin troppo abbandonato: ci sono casi di microcriminalità, furti di auto e moto, incuria degli spazi pubblici, poca manutenzione e poca pulizia.
L’attenzione verso la zona è determinata per lo più dalla polizia municipale che, a cadenza regolare, decide di multare i residenti che hanno la “colpa” di dover inventare un posto auto per le proprie vetture a causa della penuria di servizi di base.
Mancano tutti i servizi di base, appunto: i servizi di spazzamento sono ormai un lontano ricordo, i pochi negozi della zona devono impegnarsi ad essere completamente autosufficienti anche per la pulizia dello spiazzale antistante le loro attività, i bambini percorrono il tragitto casa-scuola tra le buste d’immondizia spesso non ancora raccolte, il trasporto pubblico locale singhiozza a dir poco, mancano i cestini per gettare i rifiuti da passeggio e le deiezioni canine, mancano stimoli all’aggregazione sociale nonostante il coraggio di tanti residenti costantemente impegnati nel proporre e produrre un’offerta per l’intera cittadinanza, le attività commerciali sono ridotte all’osso anche a causa della mancanza di una prospettiva di crescita nella zona, ma le attività che ci sono resistono con coraggio.
Nonostante tutto ciò, e non è poco, il rione resiste. Lo fa con la consapevolezza che ci sono alcune zone antistanti le scuole elementari e l’istituto alberghiero che – più o meno regolarmente – vengono utilizzate come piazze di spaccio o come luogo per consumare le droghe acquistate, e proprio per questo ogni cittadino segnala costantemente la grave situazione (siringhe e non solo) che si riversa dinanzi agli occhi (o, potenzialmente, tra le mani) dei bambini, delle famiglie della zona.
L’attenzione istituzionale che questo rione merita è di gran lunga superiore a quanto questo comunicato possa esprimere: manca l’attenzione istituzionale necessaria a garantire vivibilità alla zona, mancano i servizi e manca la concretezza che, in altri casi, ha contraddistinto l’azione amministrativa in altre zone della città.
Per questo noi riteniamo di dover chiedere scusa ai residenti di Scampia: purtroppo, per servizi, investimenti e impegno sociale non siamo neanche lontanamente paragonabili alla vostra bella realtà, che ci auguriamo possa diventare sempre più bella evitando di trascinarsi dietro lo spettro dei luoghi comuni.
Quei luoghi comuni che, immeritatamente, colpiscono aree come il rione Calenda. Noi residenti resistiamo e continueremo a farlo, pur consapevoli che l’azione amministrativa è necessaria da noi e in tante altre aree della città. Scampia non è dimenticata, anzi, è viva e combatte. Il rione Calenda, pur dimenticato, vive e combatte ad armi pari.
Sentitamente.
Lo scrivono in un comunicato i residenti del rione Calenda a Salerno
splendido e realistico articolo, ha messo a fuoco il rione, le gravi problematiche mai risolte e le carenze strutturali che affliggono gli abitanti.
chi ha scritto l’articolo, insieme ad altri cittadini impegnati nel rione, potrebbero organizzare un dibattito pubblico presso il salone parrocchiale, pubblicizzare fra i cittadini la manifestazione e far sentire la nostra voce agli amministratori locali.
i giardinetti, i marciapiedi e le traversine sono piene di escrementi di cani che i cafoni ancora esistenti non asportano come fanno la moltitudine dei proprietari (civili e rispettosi) di cani.
le telecamere sarebbero utili per vari motivi, la presenza dei vigili si nota solo il giorno di san gaetano, gli amministratori non sappiamo se conoscono questo rione ampio e popolatissimo.
speriamo che questo interessamento e la protesta non si esaurisca, ma possa avere un seguito.
grazie a che ha iniziato a far svegliare le coscienze
tutto ciò che c’è di vivibile in questa città lo si deve esclusivamente alle iniziative dei cittadini….l’amministrazione latita in ogni campo…le tasse che paghiamo servono solo ad alimentare le società privatizzati ed i cittadini non ricevono alcunchè…salernitani svegliatevi e alle prossime elezioni mandiamoli a casa
Mi piacerebbe tanta che ogni residente del Rione facesse la Sua parte da Attore e non da comparsa!
Proposta perchè non ci incontriamo sabato al bar e ne discutiamo tutti..
Avevamo un persona sul quartiere, che con tanti sacrifici cercava di rappresentarci, poi le squallide gelosie hanno preso il sopravvento facendolo desistere.
Rione Calenda: ci sono nato e cresciuto; ha le stesse problematiche, a livello sociale, di tutti gli altri quartieri, né più né meno. Le strade erano sporche di deiezioni canine come le altre vie di Salerno, né più né meno. Si spaccia evidentemente come sappiamo farsi a Mercatello o a Pastena.
Ma il quartiere è coeso; c’è una parrocchia che per decenni ha rappresentato il fulcro delle vita sociale del rione, gli Scout (che hanno annoverato tra le loro fila alcuni tra i migliori professionisti attuali di Salerno, solo per esempio. Ma anche tanta gente sana di valori). Il male ma anche tanto esempio civico, come dappertutto. I teatri (perché ce ne sono due, e non parlo di quelli parrocchiale)..
Rione Calenda è una comunità, è sentirsi a casa ritornando. E ha bisogno delle istituzioni, come ne ha bisogno la città tutta.
Eppure non chiediamo, centri sociali, palestre,punti di aggregazione, parcheggi ecc.quindi grossi investimenti , basterebbe poco,manutenzione e pulizia delle strade e traverse, qualche cestino anche di quelli per le deiezioni canine, qualche passaggio delle forze dell ordine, eppure manco questo mah!