È in programma una formazione morale sull’uso del web e delle nuove tecnologie. È il nostro nuovo umanesimo, col recupero del senso di rispetto e del principio di moralità». A dirlo Angela Nappi preside del liceo Regina Margherita l’istituto in cui sono stati realizzati alcuni video in cui una prof, in evidente difficoltà, veniva derisa sai suoi alunni. Lo scrive Il Mattino raccontando di un incontro avvenuto ieri al liceo tra studenti, famiglie e docenti
Preside non all’altezza del ruolo. L’unica vera responsabile di tutta questa assurda storia è lei.
Venga allontanata immediatamente, altro che recupero del rispetto! Una storia che è diventata di dominio mondiale, vergogna nazionale e la preside ancora parla?! Bah
I presidi devono averw pugno duro! Verso docenti e genitori
Goliardata! Ancora a sminuire un atto di bullismo!
Cara Preside,
Spero che legga questa mia,
Non entro nel merito della storia, sperando che, chi di competenza, possa prendere i dovuti provvedimenti, senza cercare colpevoli o inutili punizioni, ma aiutando in primo luogo, la ormai nota, prof.a a rimettersi in condizioni di proseguire una vita dignitosa;
capire cosa non ha funzionato nel sistema scolastico o chi poteva intervenire prima e si è “distratto”; ed infine non cercare lo scontro con gli alunni .
Le cose cambiano, i tempi cambiano,
bisogna capire e essere più vicini a questi ragazzi,
entrare nel loro mondo,
Già, il loro mondo,
ma che noi adulti gli abbiamo costruito e lasciato in eredità.
Per fare questo forse è utile lasciare ogni tanto la Sua scrivania sedersi al banco con loro e condividere un panino a merenda.
Parlare con loro, sentire cosa chiedono e cosa hanno voglia di fare;
lasciare chiusi ogni tanto i libri ed aprire una finestra sul Mondo e i suoi mille aspetti.
Ci metta il cuore!
Si riprenda il suo vero lavoro,
e si ricordi di quando anche lei seduta in un banco, aveva sogni e speranze da realizzare.
Ultima nota e concludo ,
ero presente ieri alla manifestazione organizzata nella Sua scuola e ho visto tanti suoi ragazzi partecipi, indossare con orgoglio e appartenenza maglie e berretti del Liceo Regina Margherita e mi fa strano pensare che nei prossimi giorni ognuno di questi ragazzi debba restituire entrambi i capi di abbigliamento alla scuola o comprarli.
Certo, non basta un cappellino a dare il senso di appartenenza a qualcosa o qualcuno, ma vedendo con quanta gioia mio figlio, che ha indossato con orgoglio, anche i colori sportivi della sua Città, ha indossato la Vostra t-shirt,allora penso che si può ripartire proprio da una t-shirt e un cappellino, lasciandoli a loro e chiedendo di indossarli a Scuola.
Con affetto
La ringrazio e le auguro un anno scolastico ricco di vere emozioni e soddisfazioni.
Quanti leoni da tastiera che dispensano sentenze.
Per me in tutta la storia ancora una volta si scarica responsabilità su chi non ne ha!!!! I ragazzi!!!! Non è bullismo e non è nessun’altra cosa, solo inconsapevolezza dovuta dall’età, di ragazzi che tra qualche anno con la giusta maturità rifletteranno su quanto superficiali siano stati. Ma più tosto la parte lesa sono le famiglie, che pensando di lasciare i figli a scuola facendo sacrifici per dargli un futuro decoroso, sono venuti a conoscenza che la scuola mette a disposizione insegnanti (senza colpa) che hanno dei visibili problemi e quindi non in grado ne di educarli allo studio ne di insegnargli nulla. Quindi vediamo chi è il vero danneggiato nella vicenda e chiediamoci perché quell’insegnante non sia stata trasferita ad un ruolo a lei più consono, invece di fargli perdere anche la dignità aggravando ulteriormente il suo stato
… gran parte dei commenti sono sensati e veritieri e complimenti a chi nello scrivere ha messo avanti il cuore.
Bene, penso che NON SI POSSA FARE IL DIRIGENTE SCOLASTICO SOLO ED ESCLUSIVAMENTE “DALL’ ALTO DELLA PROPRIA FANTOZZIANA SCRIVANIA”! La Scuola va vissuta da Tutti coloro che ne fanno parte e che quindi dovrebbero essere a conoscenza di qualsiasi situazione…!!!
VI SI PREGIA FACILMENTE D’ESSERE DIRIGENTI DI… RESPONSABILE DEL… ma, nessuno compie il proprio dovere con Autorevolezza e senza creare differenze e distanza con altri. Si pensa ai PON… POF… PROGETTI DI QUESTO…. DI QUELLO…. SOLO PER SODDISFARE BISOGNI MATERIALISTIC, MA ALLA COLLETTIVITÀ DI GIOVANI DEL FUTURO CHI LI TIENE VERAMENTE PRESENTI?
NON VOGLIO BUTTARE LA, “CROCE” ADDOSSO A NESSUNO, MA NELLA SCUOLA VI È UNA GERARCHIA DA RISPETTARE E CHE QUINDI NEI CASI ECLATANTI COME QUESTI DEVE ESSERE INDIVIDUATA IN CHI DIRIGE ED A CASCATA TUTTI GLI ALTRI RESPONSABILI. È FACILE PRENDERSELA CON I RAGAZXI, CHE ANCHE LORO HANNO UNA BUONA DOSE DI RESPONSABILITÀ, MA A DIFFERENZA DI CHI DIRIGE E VIENE PAGATO PER QUESTO COMPITO, DOVREBBERO ESSERE MESSI NELLA CONDIZIONI DI RISPETTO E NON DI DISTANZA O SUBORDINAZIONE…!!!
SE I GIOVANI SONO COSÌ DISTANTI È PERCHÉ LA DISTANZA L’ABBIAMO CREATA NOI…!!!