Esempio: si va al supermercato e si compra un chilo di pane. Alla cassa si paga con il bancomat, a fine mese sull’estratto conto viene restituito il 3 per cento di quanto pagato. Al «cashback» potrebbe essere affiancato, ma potrebbe anche essere alternativo, un meccanismo di restituzione annuale di una somma sugli acquisti effettuati con carte e bancomat.
Nel giorno dell’epifania, per chi ha speso in un anno oltre 2.500 euro con un mezzo di pagamento elettronico, verrebbe restituito il 19% della spesa, con un tetto a 475 euro. Lo scrive Il Mattino oggi in edicola
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