Lo stoccaggio temporaneo della Frazione Umida Trattata Aerobicamente (FUTA CER 19.05.01) presso l’impianto T.M.B. (Trattamento Meccanico Biologico) di Battipaglia, all’interno del capannone denominato “post raffinazione”, per un quantitativo massimo pari a 2.000 tonnellate ed un periodo temporale non superiore a 180 giorni, riguarda solo ed esclusivamente FUTA prodotta dallo stesso stabilimento di Battipaglia.
“Intendo essere molto preciso – dichiara il Presidente della Provincia, Michele Strianese – nel caso non fosse ancora chiaro. Lo stoccaggio temporaneo di 2.000 tonnellate presso il capannone “post raffinazione” dell’Impianto TMB di Battipaglia, disposto con mia Ordinanza n. 3/2019 e nel rispetto del parere ARPAC, riguarda solo ed esclusivamente la frazione umida (FUTA CER 19.05.01) già prodotta dallo stesso stabilimento TMB di Battipaglia.
Neppure un grammo di FUTA, quindi, va ad aggiungersi a quella normalmente prodotta dal processo di lavorazione dell’impianto.
E ricordo che questo stoccaggio di 2.000 tonnellate presso il capannone “post raffinazione” dell’Impianto TMB di Battipaglia è assolutamente temporaneo, in attesa della ormai imminente autorizzazione transfrontaliera al trasporto di 14.000 tonnellate di FUTA destinate a impianti con sede in Austria.
Aggiungo inoltre che ormai è prossima anche la riapertura, prevista per il 10 ottobre pv, dell’Impianto di Termovalorizzazione dei rifiuti di Acerra (TMV), chiuso temporaneamente per la necessaria manutenzione straordinaria delle tre linee di lavorazione.
Ci tengo a precisare tutto questo al fine di tranquillizzare la popolazione e l’Amministrazione comunale di Battipaglia. Il nostro impegno preso per la tutela e la salvaguardia ambientale del territorio prosegue, in assoluta vicinanza alle comunità molto provate dalla situazione e quindi comprensibilmente preoccupate.”
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