Probabilmente i mezzi sono affondati il 9 settembre 1943, quando le truppe Alleate sbarcarono proprio a Paestum per poi marciare verso Napoli; sarebbero rimasti lì da quasi 80 anni, dimenticati, fin quando i palombari non li hanno riscoperti.
I sommozzatori della Marina Militare hanno trovato, all’interno del mezzo da sbarco, diverse casse di munizioni di vario tipo e numerosi rotoli di miccia. In seguito al ritrovamento, ipotizzando che dopo l’affondamento di un mezzo militare potessero esserci altre armi o munizioni sul fondo del mare, è stata effettuata una seconda ispezione in un’area più approfondita durante la quale sono stati trovati altri proiettili, attrezzi di lavoro e dei pezzi di ricambio per armamenti che venivano caricati sui mezzi.
Il carro armato era a circa 400 metri dal relitto, in parte sepolto dalla sabbia. Una porzione della portella di chiusura della torretta era aperta, ma non è stato possibile accedere all’interno. Non è ancora chiaro se all’interno si trovino dei corpi. Le operazioni di rimozione e riposizionamento in zona di sicurezza del materiale sono ancora in corso; le munizioni verranno fatte brillare venerdì mattina, 25 ottobre. L’area in cui sono stati rinvenuti i relitti è a circa 2 chilometri dalla costa, a una profondità tra i 20 e i 25 metri.
Fonte FanPage.it
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