Stando a quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, la donna, infatti, avrebbe tempestato l’ex partner con migliaia di telefonate, anche sul luogo di lavoro, centinaia di messaggi audio inviati via chat (specialmente su Whatsapp) e altre centinaia di sms. A quel punto, la presunta vittima si è rivolto ai carabinieri: l’operaio di 40 anni ha deciso di denunciare quanto gli stava capitando.
All’uomo, infatti, non era bastato cambiare utenza telefonica. Da diversi mesi, proprio dalla fine della relazione con la donna, quest’ultima aveva iniziato a tempestarlo di telefonate, a inviargli incessantemente sms, registrazioni audio e quant’altro. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, dopo i primi tentativi per cercare di riconquistare l’uomo, la 45enne avrebbe “cambiato atteggiamento” diventando “molesta e anche minacciosa”. Fino a cominciare a chiedergli un ‘indennizzo’, un risarcimento per tutte le volte che gli aveva cucinato.
Fonte FanPage.it
Ma va cac
il che prova senza dubbio alcuno che era con l’uomo solo per guadagno personale. Un po’ di dignità no eh? tra l’altro era pure casalinga, quindi viveva con i soldi che portava il marito. Risulta tanto difficile pensare che ognuno mette la sua parte? lei la gestione della casa e il marito i soldi, ma per le femministe questo è disdicevole, visto che hanno abbattuto il grande valore sociale della donna, madre e centro della famiglia. Questo non vuol dire che non possa lavorare ed avere un propria autonomia economica, se lo vuole.