Al Liceo Scientifico Statale “F. Severi di Salerno” – dove con il dirigente scolastico Barbara Figliolia e la professoressa Sabrina Nese le giornaliste Barbara Albero e Gilda Camaggio hanno incontrato gli studenti delle classi I E, I G, II C, II D, II E, II Abc, III B, IV Bsa, IV D, IV E, IV F, V C, V D – e al il Liceo Classico “T. Tasso” di Salerno – dove l’ideatrice del progetto Concita De Luca e la collega Rosanna Gentile hanno dialogato con tutte le classi quinte del Liceo diretto da Carmela Santarcangelo– gli incontri sono stati arricchiti dalla testimonianza del Vice Questore Aggiunto Giuliana Postiglione che dirige la Polizia di Frontiera Marittima e Aerea di Salerno.
Tante domande, alcune rotte dalla commozione al Liceo Artistico Sabatini-Menna di Salerno dove le classi del Triennio, con il dirigente scolastico Ester Andreola, si sono confrontati con Alessia Bielli, Petronilla Carillo e Cinzia Ugatti.
In contemporanea, un altro trio di giornaliste, composto da Carmen Incisivo, Barbara Landi e Carla Polverino, ha alimentato la riflessione al Liceo Sperimentale Statale Alfano I di Salerno, con gli alunni di diverse classi, dalle prime alle quinte di vari indirizzi, la collega e professoressa Gilda Ricci e il dirigente scolastico Elisabetta Barone.
Alto il coinvolgimento anche degli studenti più piccoli: sono stati sommersi di domande Carlo Pecoraro e Francesca De Simone dai preparati alunni della Scuola secondaria di 1° grado “Pirro” dell’Istituto Comprensivo “Salerno Vicinanza” incontrati insieme al dirigente scolastico Sabrina Rega; toccante la sorpresa ricevuta dai colleghi Massimiliano Amato e Federica D’Ambro all’Istituto Comprensivo Calcedonia di Salerno dove l’alunna Sara Brescia Morra di 3B ha emozionato la platea selezionata dal dirigente scolastico Mirella Amato con un suo componimento.
Una grande sensibilità unita a un senso forte di memoria, come emerso anche all’Istituto d’Istruzione Superiore “Perito-Levi” di Eboli dove Lucia Gallotta e Claudia Bonasi hanno incontrato le classi quarte e il dirigente scolastico Giovanni Giordano.
Con il dirigente scolastico Gianfranco Casaburi e gli studenti dell’IPSEOA “Virtuoso” Giovanna Di Giorgio e Giorgia Sabatini hanno chiuso il ciclo di incontri della mattinata volti a non dimenticare quella “tragedia dell’umanità” di cui Salerno è stata testimone, a mantenere vivo il dibattito sull’esodo migratorio nel Mediterraneo e riflettere con gli studenti su una delle più scottanti emergenze umanitarie dei nostri giorni.
“Ricordare le 26 vite spezzate deve essere l’occasione per riflettere sui destini delle tante donne che affrontano questo percorso e che, sperando di trovare una vita migliore diventano vittime di tratta, di un atroce traffico di essere umani. Un destino diverso da quello toccato alle 26 donne, ma ugualmente terribile e tragico”: è il messaggio dell’Assessore alle Pari Opportunità della Regione Campania Chiara Marciani nel plaudire all’iniziativa.
L’iniziativa era prevista anche in altri 5 Istituti della provincia (il Liceo Classico e il Liceo Linguistico “G.B. Vico” di Nocera Inferiore, il Liceo Scientifico Statale “A. Genoino” di Cava de’ Tirreni, il Liceo Scientifico Statale “Mons. B. Mangino” di Pagani, il Liceo Scientifico “Bonaventura Rescigno” di Roccapiemonte) ma, a seguito della chiusura delle scuole nei comuni interessati dall’allerta meteo, è stata rinviata e sarà recuperata appena possibile per proporre anche ai ragazzi di quelle scuole alcuni monologhi dell’opera collettiva di teatro civile con cui le ‘firme’ salernitane hanno idealmente adottato le 26 ragazze provando a dar loro “nuova vita” e consegnare, con la forza delle proprie penne e della propria voce, gli immaginari sogni o pensieri.
Ulteriori informazioni sulla pagina facebook.com/26ComeinMareCosiinTerra.
L’OPERA COLLETTIVA “26 – Come in Mare Così in Terra” è l’opera collettiva di teatro civile promossa dall’Ordine dei Giornalisti della Campania realizzata con il contributo di 55 giornalisti del territorio che prende spunto dal più drammatico sbarco registrato nel capoluogo campano, quello dei corpi di 26 ragazze nigeriane, recuperati in mare aperto tra la Libia e l’Italia e approdati a Salerno il 5 novembre 2017 a bordo della nave Cantabria.
Messa in scena l’8 marzo 2018 con il patrocinio del Comune di Salerno, l’opera è composta da 26 brevi monologhi scritti dai giornalisti Massimiliano Amato, Francesca Blasi, Gabriele Bojano, Claudia Bonasi, Barbara Cangiano, Petronilla Carillo, Piera Carlomagno, Olga Chieffi, Antonella D’Annibale, Concita De Luca, Clemy De Maio, Monica Di Mauro, Carla Errico, Peppe Iannicelli, Giovanbattista Lanzilli, Franco Matteo, Ivano Montano, Felice Naddeo, Carlo Pecoraro, Erminia Pellecchia, Enzo Ragone, Mariano Ragusa, Paolo Romano, Eduardo Scotti, Andrea Siano, Angela Trocini, Monica Trotta, Ketty Volpe. Sul palco hanno prestato la voce ai monologhi le giornaliste Barbara Albero, Alessia Bielli, Simona Cataldo, Rosa Coppola, Federica D’Ambro, Silvia De Cesare, Francesca De Simone, Alessandra De Vita, Giovanna Di Giorgio, Pina Ferro, Rossella Fusco, Lucia Gallotta, Rosanna Gentile.
Ersilia Gillio, Carmen Incisivo, Barbara Landi, Alessandra Lombardi, Matilde Pisaturo, Carla Polverino, Romina Rosolia, Giorgia Sabatini, Francesca Salemme, Carolina Sorrentino, Rosita Sosto Archimio, Eleonora Tedesco, Lucia Trotta. Filo conduttore dell’opera il monologo (scritto da Concita De Luca) di una madre che racconta il “viaggio” della figlia dal suo particolare punto di vista e interpretata da Cinzia Ugatti.
Alla messa in scena hanno prestato la loro collaborazione gratuita Carla Avarista (consulenza teatrale), Annarita Pasculli (coreografie), Annalisa Di Matteo (aiuto coreografa), Antonella Iannone (consulenza artistica), Max Maffia (musiche originali), Max Maffia & The Empty Daybox (formazione in scena), Danilo Gloriante (violino), Lamin Ceesay (voce).
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