La donna è stata difesa dall’avvocato Massimiliano Trezza che si è speso affinché emergesse la verità per la sua assistita. La vicenda diede anche vita a una serie di controlli sulla struttura posizionata in una zona di montagna di Auletta e che portò a diversi accertamenti fino alla chiusura del centro stesso.
La mamma di 25 anni era stata denunciata per infanticidio e occultamento di cadavere, poi era stata trasferita in un altro centro di accoglienza. A dare l’allarme, all’epoca, anche alcuni occupanti del centro di accoglienza che avevano trovato delle macchie di sangue in bagno, dove la 25enne aveva partorito
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