Un rallentamento figlio di tanti fattori su cui necessita una riflessione da parte di Ventura e del suo staff. Oggi la Salernitana è in ottava posizione in classifica mentre qualche settimana fa era ad un passo dal primo posto. Il 6 ottobre, dopo la settima giornata, i granata erano secondi, alla pari con il Crotone, l’Empoli e il Perugia e ad una sola lunghezza dalla capolista Benevento.
Oggi, invece, Di Tacchio e compagni occupano, con il Chievo, l’ultima posizione utile per entrare nella griglia dei playoff-promozione. La Salernitana ha viaggiato ad un ritmo troppo basso anche rispetto alle squadre che avevano avuto un avvio non brillante come Cosenza e Spezia.
Il Mattino oggi in edicola ricorda anche che sono state appena 4 le reti segnate dalla Salernitana in queste cinque partite. Adesso il derby con la Juve Stabia al Menti, la sfida all’Arechi con l’Ascoli e poi il Cittadella.
Tre gare difficilissime che obbligano Ventura e la sua squadra ha cambiare passo recuperando quella brillantezza e determinazione che aveva contraddistinto il cammino della squadra nelle prime giornate di campionato, soprattutto in trasferta. E chissà che una mano importante non arrivi da quegli atleti usciti dall’infermeria
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