Il presidente dell’Enac Nicola Zaccheo nella giornata di ieri ha visitato l’aeroporto di Napoli Capodichino, accompagnato da una delegazione dell’Ente composta da Claudio Eminente vice di rettore Centrale Vigilanza Tecnica; Fabio Marchiandi, direttore Centrale Economia e Vigilanza Aeroporti; Gennaro Bronzone Direttore Operazione Sud, Giuseppina Lacriola, direttore Aeroportuale Campania. Lo scrive Le Cronache oggi in edicola
Dopo un incontro con il personale territoriale, si è svolta una riunione con la società di gestione Gesac a cui hanno partecipato l’amministratore delegato Roberto Barbieri e il Comitato di Direzione della società.
La riunione ha rappresentato l’occasione per fare il punto sui principali investimenti e sulle opere in corso presso lo scalo napoletano, nonchè per un confronto sull’aeroportualità della Regione Campania e sul potenziale di sviluppo coordinato del traffico aereo regionale. Lo scalo di Capodichino, infatti, ha registrato negli ultimi anni una crescita del traffico, in termini di movimenti e passeggeri, superiore alla media italiana.
La sostenibilità dell’aeroporto, che si trova in un contesto densamente urbanizzato, potrà essere assicurata anche attraverso una ridistribuzione del traffico sulla rete aeroportuale campana con una delocalizzazione funzionale di alcuni voli sullo scalo di Salerno.
Per consentire lo sviluppo della rete, la società di gestione ha presentato nel 2018 all’Enac la revisione del Master Plan dell’Aeroporto di Napoli sviluppato all’orizzonte temporale del 2023, con una previsione di traffico a fine piano pari a 11 milioni passeggeri all’anno e 84 mila movimenti all’anno.
Il piano è stato sottoposto dall’Ente a una verifica di compatibilità ambientale, tuttora in corso, presso il Ministero dell’Ambiente e del Territorio e del Mare, per comprendere se l’aumento del traffico previsto nello strumento di pianificazione sia effettivamente sostenibile.
In merito agli interventi previsti nel breve termine, il Contratto di Programma stipulato tra l’Enac e la società di gestione, prevede per il periodo tariffario 2016- 2019, investimenti pari a circa 70 milioni di euro. Intanto, per il Salerno Costa d’Amalfi si attende la sentenza del Tar sull’ampliamento dello scalo salernitano.
Fonte Le Cronache
Per Vedere completata Piazza della libertà a Salerno che avrà indubbie ripercussioni sul Turismo, Viabilità, parcheggi e soprattutto vivibilità, stiamo attendendo da quasi 15 anni e solo ora una pallida luce all’orizzonte sembra scorgersi.
Comitati, comitatini, paesanotti, Hater di professione, speculatori di visibilità, accatton, odiatori seriali e professionisti della polemica non si permettano di bloccare quest’opera strategica ed indispensabile per la Provincia e la Regione.
A Dubai hanno fatto un grattacielo di 900 metri in 3 anni. A Pagliarone per allungare una pista se ne parla da 20 anni e c’è ne vorrebbero 4 (2023) per farla. Il primo check in sarà nel 2050.
dalla pagina wiki dell’aeroporto Hawarden, UK:
Airbus previously considered the A330-300 and A340-500 to require too much of the limited 1,663m (5,460 ft) runway 04 at Hawarden,[4] and chose the A330-200 as the base of a new version of the Beluga.[5] A runway extension was considered, but abandoned when Airbus chose the A330-200 which could use the existing runway.[6]
in quell’aeroporto avviene il trasporto di parti di aerei, e vi atterra il “Beluga”, quell’aero gigante che può ospitare parti di aerei semicostruiti al proprio interno (ali, carlinga etc). La pista è identica per lunghezza a quella nostra e lì “Airbus ha scelto l’A330-200 il quale può usare la pista esistente”! 1663metri, ok?
Attentiamo con ansia l’anonimo1-pocoanonimo che ci viene a graffiare gli specchi con le lunghe disquisizioni sul nulla, i fatti sono questi. Attendiamo pure il 2050