Dal 2015 Marangoni è stato speaker ufficiale al TEDx con il suo talk La potenza della fragilità, e a maggio dello stesso anno ha aperto la pagina Facebook Buone notizie secondo Anna, in cui ha scelto di sorridere dei luoghi comuni sulla sindrome di Down, ideando e realizzando un modo originale e ironico di rapportare il mondo globale e se stesso alla disabilità.
Erano presenti all’incontro, molto interessati e coinvolti, gli studenti del Liceo “Alfano I” con i docenti accompagnatori, molti dei quali anche la sera alle 20,00 hanno partecipato allo spettacolo “Siamo fatti di-versi, perché siamo poesia”, ispirato al suo libro.
Marangoni narra che “Un’ora dopo aver letto l’esito del test di gravidanza, avevo già montato un canestro in giardino. -È un maschio, me lo sento!- . Perché dopo due meravigliose figlie femmine era giusto, se non pareggiare i conti, almeno bilanciare un po’ le parti. A Daniela l’ultima cosa che interessava era il sesso della creatura che portava in grembo. Bastava che fosse sana, diceva. Che poi è il pensiero di ogni genitore, solo che, quando la vita ti ha già messo alla prova, quel pensiero non lascia spazio a nessun altro. Poi ci fu il succo alla pera. Qualche sorso per svegliare a suon di zuccheri il piccoletto, in modo che si posizionasse a favore di ecografo. Fu quello il giorno in cui capii che mi dovevo preparare, perché qualcosa stava davvero per cambiare. Quando la dottoressa ci convocò e senza tanti preamboli ci disse: «Si tratta della trisomia 21», invece, capii un’altra cosa: che Daniela era già pronta. -È maschio o femmina?- , chiese, lasciandomi a bocca aperta ancora una volta. Perché adesso sì, l’unica cosa che contava era sapere chi sarebbe arrivato nella nostra famiglia. Era Anna la buona notizia che stavamo aspettando”.
Anna oggi ha quasi sei anni, è una bambina serena, felice, basta guardare le foto che il suo adorato papà Guido pubblica su facebook e su istagram, non per esporla , ma per condividere la gioia di quel sorriso . Un uomo forte e determinato Guido Mengaroni , che gira le sale teatro di tutta Italia per raccontare la sua storia di ex bambino balbuziente, che grazie all’uso di un microfono non balbetta più.
Oggi padre di tre figlie, di cui l’ultima nata con la sindrome di Down , Anna, vive tutto ciò come un dono, il dono dell’allegria che non immaginava potesse essere per lui e per la sua famiglia.
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