«Posa il coltello, sono incinta». Lui la sgozza e poi va dal barbiere

Stampa
Atroce femminicidio alla vigilia della giornata mondiale sulla violenza sulle donne. Una rumena di 30 anni è stata accoltellata da un imprenditore siciliano che ne ha occultato il cadavere nelle campagne fra Partinico e Balestrate, lungo la strada fra Palermo e Trapani, dopo aver appreso dalla donna, con la quale aveva una relazione extraconiugale, che era incinta.

E tutto si scopre perché la scena del delitto matura nel cono di osservazione delle telecamere con audio installate attorno alla casa vacanze di un signore che, all’interno dell’abitazione, ha finito per assistere in diretta alle fasi dell’aggressione.

«Cosa fai? Aspettiamo un bambino, io ti amo». Incredula davanti alla violenza dell’uomo che amava, non è riuscita a dire altro. Dopo la prima coltellata ha tentato la fuga. È scesa dal furgone ed è scappata. Lui l’ha rincorsa e finita, prima a bastonate, poi con un altro fendente alla gola. Ana Maria Lacramioara Di Piazza, 30 anni, si è accasciata a terra ed è morta.

Abbandonata tra i cespugli dal suo uomo ai margini di una strada.
L’assassino, Antonino Borgia, 51 anni, imprenditore di Partinico con cui la ragazza aveva una relazione è stato fermato poche ore dopo il ritrovamento del corpo. E ha confessato. Avrebbe ucciso l’amante temendo che raccontasse alla moglie della loro storia. Anna Maria gli avrebbe chiesto tremila euro minacciandolo che, se si fosse rifiutato di darle il denaro, avrebbe detto tutto alla sua famiglia.

Nelle immagini si vede Anna tentare di mettersi in salvo, si sentono le sue ultime parole. Scene tragiche dell’ultimo femminicidio, il 95esimo dall’inizio dell’anno.
L’assassino ha mantenuto la calma. È riuscito a nascondere il corpo coprendolo con un telo e facendolo sparire tra le foglie. Poi è tornato alla sua vita. La colazione al bar, il lavoro, gli appuntamenti coi clienti.

E perfino il barbiere dopo pranzo. Pensava di riuscire a farla franca, riteneva che non lo avesse visto nessuno. Non è andata così. I testimoni c’erano e l’omertà stavolta non ha vinto. Due persone, due cittadini comuni, si sono rivolti ai carabinieri facendo chiudere in poche ore l’ennesimo caso di femminicidio.

Commenta

Clicca qui per commentare

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente. I commenti di questo blog non sono moderati nella fase di inserimento, ma Salernonotizie si riserva la facoltà di cancellare immediatamente contenuti illegali, offensivi, pornografici, osceni, diffamatori o discriminanti. Per la rimozione immediata di commenti non adeguati contattare la redazione 360935513 – salernonotizie@gmail.com Salernonotizie.it non e’ in alcun modo responsabile del contenuto dei commenti inseriti dagli utenti del blog: questi ultimi, pertanto, se ne assumono la totale responsabilità. Salernonotizie.it si riserva la possibilità di rilevare e conservare i dati identificativi, la data, l’ora e indirizzo IP del computer da cui vengono inseriti i commenti al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. Salernonotizie.it non è responsabile del contenuto dei commenti agli articoli inseriti dagli utenti. Gli utenti inviando il loro commento accettano in pieno tutte le note di questo documento e dichiarano altresì di aver preso visione e accettato le Policy sulla Privacy.