Il personaggio
Fine pena mai. Trentotto anni di ergastolo ostativo già scontati, tre omicidi alle spalle, un riscatto attraverso il teatro e di un amore duraturo che non si è fermato nemmeno davanti al muro del carcere a vita. É Cosimo Rega, di Angri, ex camorrista nel clan Alfieri Galasso. La sua casa è il carcere di Rebibbia, dove i fratelli Paolo e Vittorio Taviani hanno girato il pluripremiato film “Cesare deve morire” con attori detenuti nel reparto di massima sicurezza. Cosimo interpretava Cassio.
Cosimo ora è attore e scrittore: la passione per il teatro è stata la chiave del suo riscatto. Nel 2012 fonda un gruppo teatrale a Rebibbia, nel 2012 pubblica il suo primo romanzo“Sumino ‘o Falco – autobiografia di un ergastolano” (Robin edizioni). Grazie all’affetto dei familiari, della cultura e di parte delle istituzioni, è un uomo recuperato, un uomo per bene. Ma Cosimo sa che la sua morte avverrà all’interno di un istituto penitenziario perché sconta l’ergastolo ostativo.
“Il carcere ti incattivisce e crea odio” ha sottolineato Cosimo Rega in un’intervista. “Il problema – aggiunge – non è soltanto il sovraffollamento ma anche la mancanza di alternative: in carcere non si fa nulla! Si rimane sdraiati sulla branda”.
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