Come riporta Il Mattino, prima di lasciare la Campania, davanti al giudice Giancarla D’Avino l’omicida, rappresentato dall’avvocato Rosanna Carpentieri, ha avanzato una richiesta: vuole rivedere i suoi tre figli.
Siani, in primo grado, è stato condannato a 30 anni di reclusione per l’omicidio di Nunzia Maiorano. Per adesso, i due bambini sono in affidamento presso gli zii materni e stanno intraprendendo un percorso per superare il trauma. La richiesta del padre adesso dovrà essere valutata dal Tribunale ordinario, che ha competenza in materia.
LA STORIA
La mattina del 23 gennaio del 2018, Salvatore Siani accompagna i due figli più grandi a scuola. Il più piccolo, di soli 5 anni, è invece rimasto a casa. Quando Salvatore torna a casa, a Cava de’ Tirreni, il bimbo è tranquillo, mentre la mamma, Nunzia Maiorano, e la nonna sono impegnate nelle faccende domestiche. Improvvisamente, tra moglie e marito scoppia un’accesa discussione.
La lite non si placa e, mentre Nunzia e distratta, alle spalle, Salvatore la colpisce con i pungi e con un coltello, davanti al bambino e alla nonna. La donna prega la madre di portare via il piccolo, mentre Salvatore infierisce con il coltello su di lei, fino a quando Nunzia non è inerme, incapace di muoversi, priva di vita.
Fonte https://napoli.fanpage.it
Ma quale vedere i bambini ? Non ti sei posto il problema mentre maltrattavi e poi uccidevi tua moglie davanti ai tuoi figli ? mo vuoi redimerti ? Hai tolto ai tuoi figli la cosa più importante , la serenità familiare la madre , una vita”normale” e ora che stanno facendo un percorso per quantomeno ricostruire i cocci , vuoi ripresentarti per distruggere tutto . Mi fai pena !
Buttassero la chiave piuttosto !
Al nord ti trasferiscono , speriamo al polo nord .
Uomini vigliacchi che non accettano l’emancipazione della donna spero che vi estinguiate siete la vergogna della specie umana .