Il Giardino della Minerva è considerato l’antesignano dei moderni orti botanici e accoglie circa 40mila visitatori l’anno. Il sito è stato restaurato anche grazie ai fondi strutturali europei e aperto al pubblico nel 2004. “Gli attenti lavori di restauro e gli sforzi per mantenere l’uso originale del sito, aggiungendo allo stesso tempo nuove funzionalità, hanno aiutato ad accrescere il valore culturale e la rilevanza storica del Giardino della Minerva, sia a Salerno che nel mondo”, scrivono gli autori del report.
“Anche se il riuso e l’adattamento del sito storico possono non sembrare molto innovativi a livello di processo, lo sono in termini di gestione”, si legge nel documento. Il fatto di avere tre diverse organizzazioni (le associazioni Hortus Magnus, Erchemperto e Nemus) che vi operano coordinate dalla pubblica Fondazione scuola medica salernitana “può sembrare un modello laborioso, ma, a prescindere dalla sua complessità, finora ha funzionato”. Restano tuttavia alcune “sfide” da affrontare in futuro, legate in particolare ai fondi per la gestione e la manutenzione.
Ansa
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