È questa la frase che, ormai, da diversi anni sentiamo e pronunciamo nei discorsi che, normalmente si fanno tra amici, intorno ad un tavolo, in occasione di una festa per un anniversario,molto più spesso in ascensore, quando, terminato di leggere quel piccolo regolamento così affisso, generalmente, sulla tastiera, incrociando lo sguardo di un nostro compagno di salita non sapendo che dire, nell’ imbarazzo classico di questa situazione, pronunciamo la fatidica frase così per aprire un discorso, che tempo.. strano… eh..non ci sono più le quattro stagioni
Si, sarà un modo di dire, ma è purtroppo anche una realtà che si ripete e si dilata, anno per anno. Se, per esempio, analizziamo questi ultimi tempi, ci accorgiamo di aver avuto un periodo di caldo da mare ( ottobre, poi un passaggio addirittura di una sorta di ciclone (Novembre, poi ancora una pioggia ed alluvioni e di seguito un calo di circa 15 gradi della temperatura che però sarà di passaggio dando spazio a temperature miti ( dicembre).
Insomma, non si può dire che questo è il clima temperato dell’ Italia e, soprattutto, della Campania.
Ovviamente mutano le condizioni atmosferiche, muta tutto. I prodotti della terra, delle piante ritardano le loro apparizioni, dalle ciliegie alle nespole, alle albicocche etc… fino ai fiori con il loro profumo, quella dolce primavera accarezzata da quel leggero soffio di vento che profumava di mimosa, ora si è trasformata o in un vento caldo ed asfissiante o il giorno dopo in una tramontana tagliente e fredda.
Conseguenze? Tante. Una su tutte, la stabilità fisica, che viene certamente meno, con virus influenzali che tardano a scomparire, con scontri improvvisi per i più piccini, tra le influenze, le forme virali di raffreddamento, i colpi di freddo per il cambio repentino di clima e le malattie esantematiche tipiche di questo tempo.
Questo il guazzabuglio igienico e fisico a questo aggiungiamoci quello mentale che, ovviamente, è ancor più complicato.
Le astenie nervose sono meno controllabili, con esse l’equilibrio psicosomatico e le dovute conseguenze. Insomma, il tempo, in un momento di instabilità come questo, non ci sta certo dando una mano, perché i cambi di umore le paturnie e gli squilibri aumentano.
Ma potrebbe giocare a nostro favore. Come vi chiederete? Se per esempio, nel periodo Maggio- Giugno ,questo squilibrio si accentrasse soprattutto su Montecitorio e fermasse questa infernale macchina da guerra con qualche raffreddore, per carità, niente di più e qualche lieve morbillo preso in età matura… anche noi potremmo raccogliere qualche frutto, un ritardato pagamento ne potrebbe derivare da un ritardato provvedimento,un colpo di freddo potrebbe congelare qualche trattativa pericolosa,un soffio di vento spazzare via qualche idea balorda.
Anche in casa nostra vento caldo e freddo mescolati insieme potrebbero mutare il clima di assoluto immobilismo che si respira da qualche mese, dove tutto pare si sia bloccato, non cammina più, oltre, paradossalmente, al problema dei trasporti si sono fermate anche le idee.
Allora, per riprenderci i nostri sogni, dobbiamo augurarci che ritornino le quattro stagioni e che tutto quanto è accaduto fino ad ora è stato solo colpa del tempo.
Vedremo così di nuovo il mare pulito, l’aria tersa, il boom economico ed anche i filobus ed i tram.
Ma, soprattutto, la Primavera e con essa il rifiorire delle piante, ma anche dei pensieri, della morale, delle sensibilità, insomma, il riprendere della vita, quella vera e normale, quella che forse molti giovanissimi non hanno mai conosciuto, e che noi più maturi saremmo desiderosi di fargli conoscere.
Speriamo che il clima ci dia una mano, spazzando per sempre con i fenomeni di cui lui è capace,il marcio che ci attanaglia,riportandoci con un dolce ponentino,quel tanto di buono che ci apparteneva, facendoci così dire sospirando felici: Sono tornate le quattro stagioni !!!
Claudio Tortora
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