I consumatori
L’interesse da parte delle famiglie rimane elevata: i saldi invernali si confermano l’evento commerciale più atteso dell’anno, con una percentuale di consumatori decisi ad acquistare superiore di 8 punti a quella dell’ultimo Black Friday. I saldi sono attesi soprattutto nelle regioni del Sud, dove il 46% degli intervistati annuncia di avere intenzione di avvalersi degli sconti di fine stagione per rinnovare il guardaroba. La percentuale si riduce al 41% nelle regioni del Centro e al 38% in quelle del Nord
Complessivamente, si registra una lieve riduzione dell’appeal rispetto ai saldi invernali del 2019, che hanno visto la partecipazione del 48% degli italiani. Aumenta invece dal 37 al 41% la quota di consumatori che deciderà se acquistare sul momento, in base alle offerte.
Sul risultato pesa, in primo luogo, un meteo invernale più mite del solito in molte aree di Italia. Ma anche la concorrenza all’evento saldi da parte della bulimia di promozioni prenatalizie e natalizie cui sono stati sottoposti i consumatori, a partire proprio da un Black Friday particolarmente ‘ravvicinato’, a meno di un mese dal Natale.
Spesa
La media di 168 euro nasconde una spesa media fortemente polarizzata: il 43% acquisterà per meno di 100 euro, mentre il 47% spenderà tra il 100 ed i 300. Solo il 6% ha previsto una spesa tra i 300 ed i 500 euro, mentre il 4% più di 500 euro.
Dove si compra
Nonostante la crescente concorrenza del web, i saldi rimangono un evento legato soprattutto ai negozi fisici, scelti dai consumatori 8 volte su 10: il 33% degli acquisti dei saldi avverrà infatti in una grande catena o presso negozi brandizzati, seguiti da vicino dai negozi indipendenti, cui si rivolgeranno il 28% dei clienti. Il 22% sceglierà infine un outlet, mentre solo il 17%, invece, cercherà l’affare scontato sul web.
Cosa si compra
Quest’anno, in cima ai desideri degli italiani ci sono le scarpe: è la spesa prevista dal 47% di chi ha già deciso di comprare. Seguono prodotti di maglieria (45%), capispalla (27%), capi di camiceria (26%), magliette e intimo (entrambi al 22%). Ma c’è anche un 15% in cerca di borse ed un 12% di altri accessori, dalle sciarpe alle cinture.
“Il dato confortante – dichiara il presidente provinciale della Confesercenti Salerno Raffaele Esposito – è una scelta green e consapevole da parte dei consumatori che si rivolgono ai negozi di vicinato e storici delle nostre comunità, rivitalizzando le nostre città ed i nostri paesi. Da sempre siamo per la tutela di queste attività che non trovano la loro dignità negli sconti praticati, spesso ingannevoli specie quelli dal 70 % in su..) ma nella caparbietà, nel ruolo della famiglia e nei decenni di attività portata avanti con sacrificio e passione”.
“Sono questi i nostri eroi – prosegue il presidente Esposito – a loro sono rivolti i nostri sforzi quotidiani per coniugare tradizione ed innovazione, il loro futuro dovrà contemplare unicità, tradizione, eccellenza ma anche rivoluzione digitale attraverso le nostre progettualità legate al social media marketing ed ai centri commerciali naturali digitali e virtuali”.
Commenta