Gli storni vanno a posarsi soprattutto sui pini presenti in città. Ieri Gerardo Scafuro ne ha immortalati migliaia mentre si trovava sulla tangenziale di Salerno all’altezza di Sala Abbagnano. La foto – rilanciata da Salerno Today – è diventata subito virale-
Il volo di uno stormo di storni, e in particolare la trasmissione delle informazioni tra i membro del gruppo che ne consentono i cambiamenti di direzione, ha molte somiglianze con il comportamento quantistico degli atomi che si osserva nella materia condensata in fenomeni critici, come per esempio il cambiamento di stato che permette la transizione dell’elio liquido allo stato di superfluido, in cui l’elio scorre praticamente senza attrito.
E tornano in mente, vedendoli, i versi scritti da Carducci nella celeberrima poesia San Martino
“[…] tra le rossastre nubi
stormi d’uccelli neri,
com’esuli pensieri,
nel vespero migrar.”.
Semplice…..dimostrazioni dell’esistenza di un creatore
Hem..bellissime evoluzioni ma da qui a scomodare “intelligenze superiori” ma soprattutto la meccanica quantistica..
In redazione ancora non sono state smaltite le sbornie di fine anno?
E come li stornei ne portan l’ali nel freddo tempo, a schiera larga e piena, così quel fiato li spiriti mali di qua, di là, di giù, di sù li mena; nulla speranza li conforta mai, non che di posa, ma di minor pena.
E come i gru van cantando lor lai, faccendo in aere di sé lunga riga, così vid’io venir, traendo guai, ombre portate da la detta briga; per ch’i’ dissi: «Maestro, chi son quelle genti che l’aura nera sì gastiga?».