Aveva solo 13 anni quando fu tolta ai suoi genitori, accusati ingiustamente di averla messa in vendita attraverso un grosso giro di pedofilia. Oggi ne ha 22 ma, di lei, la sua famiglia ha perso ogni traccia. Per quel gravissimo errore giudiziario che ha distrutto la vita di un’umile famiglia di pescatori di Cetara, si è finalmente aperto, davanti al giudice Maria De Falco, del tribunale civile di Napoli, il procedimento a carico del presidente del Consiglio dei Ministri al quale spetta risarcire il danno in base alla cosiddetta legge Vassalli che sancisce il principio della responsabilità civile dei magistrati. Intentato dalla famiglia della ragazza, rappresentata dall’avvocato Antonio Bruno, il processo mira ad ottenere il risarcimento per tutte le conseguenze derivate da quell’inchiesta sbagliata che ha spezzato il legame tra una figlia e i propri genitori.
Privati della figlia, genitori di Cetara chiedono indennizzo
5 Gennaio 2020
1 Min. di lettura
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