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Salerno: sbloccata la gara, la pista dell’aeroporto sarà allungata
28 Commenti
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che marchettone ridicolo! per fare atterrare i Boeing?!?!? è forse l’unico produttore al mondo?? il migliore? ovviamente no. Intanto si spendono 25 milioni di euro, poi si vedrà! il tutto per un allungamento inutile per motivi che qualcunoo ha ben spiegato qui in passato, e principalmente che il problma sta nella portanza della pista, cioè il fondo non regge il peso. L’aeroporto è perfettamente funzionante da anni, mancano solo gli aerei, i tanti aerei che potrebbero già adesso usare QUESTA pista, ma ovviamente è meglio spendere qualche altra decina di milioni di euro per fare altri fantomatici lavori, e allo stesso tempo tenere in piedi un CDA perfettamente operativo, con utenze, servizi e tutto il resto perfettamente funzionante, ovviamente a pagamento e senza NESSUN volo di linea!
Quella pista ha omologazione enac categoria 3C PCN26/F/B/Y/T, non regge il peso, e quindi l’unica cosa EVENTUALMENTE da migliorare era il fondo. Fermo restando che ci sono già decine di aerei da 60-80 posti che possono atterrare benissimo.
Apoteosi della politica clientelare e dello spreco. Ma ci sono tanti che ancora ci credono purtroppo.
Attendiamo la lunga replica del solito “primo” anonimo che viene a dirci che è tutto ok e che è meglio farlo che non farlo (cosa assurda per il semplice fatto che già c’è e funziona!)
Plinio, nei lavori di allungamento è anche previsto l’intervento per migliorare la portanza della pista (dagli attuali 26 verrà aumentata a 52)
Inoltre, come tu ben hai detto, oggi lo scalo è operativo e funzionante e può lavorare con aerei di medio/piccole dimensioni, ma ovviamente i costi sarebbero maggiori, in quanto non si equiparrebbero appunto i costi/benefici.
In passato si è tentato ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti… Unici numeri buoni sono Stati portati nel 2008 (Gan – Orion air) mentre, per il resto, non si è raggiunto chissà quali obiettivi… Ricordo anche di un volo qsr-mxp con un solo passeggero al tempo di air bridge/air ops che operava per conto di Alitalia… Quindi, per attrarre eventuali compagnie ben più solide e riuscire a generare numeri importanti, occorre intervenire sulla pista poiché ad oggi, se non si hanno aeromobili di medio/piccole dimensioni, non verrà nessuna compagnia dal momento che potrebbe operare con gli aerei attuali, ma con evidenti restrizioni… Attendiamo e speriamo che l’iter sia breve e che si possa vedere qualche aereo operare voli di linea…
Ricordiamo che esiste ancora la sentenza del Tar per quanto riguarda i ricorsi contro il Via e contro il decreto compatibilità ambientale ed eventualmente il consiglio di Stato e altro.
L’allungamento non sembra assolutamente possibile nel brevissimo periodo, anzi lo stesso aeroporto potrebbe essere definitivamente bloccato
Mi vengono i brividi quando sento affermazioni di chi, enunciando datii di fatto, vuol dimostrare che la situazione è favorevole per gestire l’esercizio dell’aeroporto nelle condizioni attuali e che, quindi, è uno spreco di risorse allungare la pista. Per giunta il vero lavoro da fare, ammesso che non sia già previsto, sarebbe adeguarne la portanza ai maggiori carichi. Ritengo invece che il vero spreco di danaro pubblico è consistito e consiste nei lunghi anni di inattività in cui è stato tenuto lo scalo.
Singolare è l’affermazione di Plinio: “l’aeroporto è perfettamente funzionante, mancano solo gli aerei”. Come dire che un’autostrada è completamente allestita ed equipaggiata, solo che non c’è mai un autoveicolo che la percorra. A che serve allora? È più logico tenerla inoperosa o piuttosto individuare le misure adatte a farne una arteria utile e produttiva?
Se qualche anonimo, in incognito al pari di chi si firma con pseudonimi più o meno fantasiosi, sostiene che comunque questo intervento é preferibile farlo, ebbene, egli si pone alla stessa stregua di chi afferma che la struttura “già c’è e funziona”. Infatti, gli atterraggi di aerei di linea si contano sulla punta delle dita.
Quando infine si aspetta l’opera … salvifica dei ricorsi e dei controricorsi, allora si auspica la paralisi, col risultato che si assisterà non solo alla mancanza di aerei in arrivo e partenza, ma anche ad un progressivo abbandono e degrado dello scalo per l’eccessiva onerosità a tenerlo aperto, benchè improduttivo.
Spesso ci si lamenta che il Sud viene trascurato nel processo di infrastrutturazione dei suoi territori. Forse la ragione consiste anche nella capacità di creare ostacoli di varia natura quando c’è da avviare qualche intervento nuovo o di ammodernamento, col risultato che spesso si finisce con la perdita di finanziamenti o con le opere lasciate a metà e incompiute.
Pliniooo eccoloooo l’anonimoooo!!!! puntualmente è arrivato con il suo carico di fumo denso, acre a tratti, che atterra benissimo pure su una pista di cinquanta metri!!! evvaiiii!!
ma che caxxo dici sull’autostrada?? esempio del caxxo, se fosse calzante allora dovrebbe essere il seguente: l’autostrada è perfettamente funzionante ma non ci sono macchine, e PUR ESSENDO questa la situazione ne chiediamo l’allargamento! capisci? dubito
No mio sapientone!!
Non hai capito che col mio esempio non intendevo dire che, nonostante l’assenza di auto, chiedevo di allargare l’autostrada. Al contrario constatavo che, come era antieconomico tenere una struttura stradale con assenza totale di traffico, così era parimenti insensato continuare a gestire (??) un aeroporto in assenza di aerei.
Voi stessi, sostenitori della situazione attuale, affermate che gli aerei non atterrano. Questo significa, senza giri di parole, che l’aeroporto di Salerno-Pontecagnano così com’é non funziona, è improduttivo e mangia solo soldi pubblici.
Per l’autostrada “non vissuta” io auspicavo non un allargamento ma la ricerca di misure atte a convogliare su di essa volumi di traffico capaci di renderla produttiva. Analogamente sostengo che per l’aeroporto non è possibile continuare a vivacchiare nell’attuale situazione. C’è chi ha individuato interventi di potenziamento delle strutture. Altri sono più propensi a lasciare inalterata la situazione, ma non mi pare di aver letto quali concrete misure andrebbero attuate per vedere finalmente aerei di linea in accettabile via vai sulla pista, corta sì ma ritenuta più che sufficiente.
Se ciò fosse vero, ma lo ritengo improbabile vista l’esperienza finora maturata, sarei io il primo ad esserne compiaciuto.
sì, sì, bravo, bravo hai ragione tu fu fuu fuuu
Inutile ironia!
Non hai argomenti, non sai argomentare, sai usare solo frasi senza senso.
Tieniti la tua bella pista corta, e continua a tenere in piedi una struttura inefficiente che dilapida solo denaro pubblico, quindi anche parte delle tasse che tu versi all’erario.
fu fu fu fuuuuu gli argomenti li hanno dati in tanti, qui pluto, prima altri, tanti altri, solo tu continui co sta storia fu fu fu fuuu inutile continuare con te fu fu fu fuuu
Sotto quale falso nome è individuabile pluto? Nei precedenti commenti non lo trovo.
Non importa che riteniate inutile continuare.
A ma dispiace invece di aver proseguito in questa conversazione. Pensavo di trovare finalmente persone di più alta levatura mentale e non con la presunzione di possedere il “verbo”, incontrastato.
meno falso di 1 anonimo, o forse no?!?
Certo che anche il mio è falso.
Ma quello di pluto rimane pure invisibile e per giunta sembra assumere sembianze molteplici, quasi voglia confondere le acque.
Basta comunque. E’ meglio seguire il proverbio senegalese che dice: “Quando parli, parla con chi capisce”. E’ questo il caso: sto parlando con chi alla fine è stato in grado solo di farfugliare in maniera inutile e infantile.
bell, ANONIMO ! e tieni ragione tu, abbasso gli stupidi anonimi invisibili ! chi è stato ? nessuno ! ahahahha ma che vuoi discutere?? i fatti li hanno dimostrati però tu continui a far finta di non capire -o forse proprio non capisci, chi lo sa-, è ovvio che poi ti rispondono in quel modo, TU non vuoi capire e continui ogni volta a parlare del nulla. sii felice, tu e la tua replica fumosa e inutile che certamente seguirà inesorabile come la morte! tanti saluti volanti dalla mia pista luuuuuuunga che piu lunga non si può
Devo rispondere correttamente, visto che che mi si interpella con un anonimato al femminile.
Non è vero che non ho capito o non voglio capire. Salvo smentita, ho capito che bocciate i’allungamento della pista perchè
è sufficiente l’esistente. Ammesso che sia vero, cosa manca affinché aerei e passeggeri comincino a frequentare lo scalo? Mary abbia la compiacenza di ripetermelo in chiaro, visto che, lo confesso, non l’ho capito.
So solo che ora l’aeroporto è inattivo.
Ora l’anonimo ha cambiato genere e mi tocca usare toni cortesi (spero non ci vediate ancora fumo). Se credete che non abbia capito o non voglia capire argomenti e dati esposti nei precedenti interventi, non mi formalizzo. Sicuramente però credo che anche voi riconosciate lo stato di carente inattività in cui versa lo scalo. Può avere allora la compiacenza di illustrarmi le misure da attuare per renderlo finalmente efficiente e operativo?
x Mary c.v.d.
Quindi, c.v.d. ho dato dimostrazione di come voi volevate.
Non altrettanto posso dire per quanto riguarda me.
Attento infatti ancora una dimostrazione probante per cui, stante la persistente inattività – pregressa e attuale – dell’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi, continua ad essere ritenuto conveniente un utilizzo di risorse pubbliche per mantenere in piedi strutture e unità operative improduttive. Al contrario, si dà un giudizio critico e negativo se, ugualmente ricorrendo a finanziamenti pubblici, si decide di svegliare la struttura dal letargo in cui si trova da tempo e se ne programma la riqualificazione, che, sia per la natura degli interventi che per un diverso approccio gestionale, dovrebbe potenzialmente far assumere allo scalo le caratteristiche e la piena idoneità funzionale per assicurare un congruo numero di voli di linea.
In sintesi, è prioritario l’impiego di denaro pubblico per tenere aperta una unità improduttiva oppure un uguale impiego di denaro pubblico per renderla produttiva??
Il primo caso si è già verificato e, se è possibile arrestarne il prosieguo, il buon senso suggerisce di mettere in atto il secondo, ovviamente con la massima attenzione a non ripetere gli errori precedenti.
Prima di parlare ci si dovrebbe informare.
Forse a qualcuno sfugge che i vettori europei che fanno numeri ‘veri’, ovvero che trasportano DECINE di milioni di turisti/anno (Ryanair, Easyjet, Vueling… devo continuare?) usano TUTTE aerei delle serie A31X-A32X (Airbus) o B737 (Boeing).
Per non parlare del medio raggio dei vettori come Alitalia, Lufthansa, Air France, ecc ecc.
E questi aerei, se non si allunga la pista, a Salerno NON potranno mai atterrare, condannando l’aeroporto ad una eterna inutilità.
Quali sarebbero invece le “decine di aerei” da 60-80 posti che potrebbero atterrare a Salerno? Con quali compagnie volano? Quanti passeggeri trasportano all’anno?
E per cortesia lasciamo fuori gli Embraer o i Bombardier che fanno numeri ridicoli…
vedo che la paura di perdere i soldi fa saltare fuori personaggi sicuramente interessati ! mi fa piacere, almeno si discute sui fatti.
Hypert, informati tu: tempo fa qui sopra varie persone hanno riportato un esempio più che lampante, l’aeroporto di RIO-Santos, il secondo della citta. Orbene, ha due piste di 200 e 400 metri più ****CORTE**** di quelle di Salerno, e l’aeroporto ha ****DIECI MILIONI**** di passeggeri all’anno. OK???
Informatevi voi, e finitela con queste stupidaggini campate in aria, quello di Rio è un FATTO, le vostre sono elucubrazioni mentali figlie di ignoranza e/o interessi personali. OK???
Non capisco la considerazione sul secondo aeroporto di Rio.
Qui di parla dello standard degli aeromobili utilizzati dai vettori EUROPEI, ovvero quelli che potrebbero portare i loro velivoli a Salerno.
Non mi risulta infatti che a SDU (Rio Santos) atterrino Ryanair, Easyjet etc.
Inoltre considerando che la Embraer (terza produttrice mondiale di aerei dopo Boeing e Airbus, ma che produce aerei narrow body / short-to- medium range) è proprio brasiliana l’esempio non mi pare proprio dei più calzanti.
PS: non ho alcun interesse personale nell’aeroporto di Salerno. Solo per lavoro prendo decine e decine di aerei all’anno e vorrei evitare di dovermi recare a Napoli anche per volare a Milano.
Astenersi quindi illazioni gratuite ed infondate, please.
uh mamma ! allora, al Santos in questo momento sono chiusi perchè notte. Alle 6 ora locale (10 in italia) partiranno tre Embraer 195, un Boeing 737-700, un paio di Airbus A319 nei primi 20 minuti!
e bastaaaaa! chissenefrega di ryanair e easyget! l’aeroporto di Rio segue le stesse regole internazionali, mica è un paese del terzo mondo? e poi che significa che non è calzante? il fatto che ci sia l’embraer che gioca in casa forse cambia le leggi della fisica?! ma proprio non ci arrivate??? chi ti impedisce di usare i tuoi “narrow body / short-to- medium”?!?!? forse hai lo sfizio di far volare solo gli aerei che piacciono a te??! quell’aeroporto con QUEGLI aerei fa 10 milioni di passeggeri, per quale motivo noi non possiamo avere centomila passeggeri con la pista piu lunga!??!? uffaaa, che teste che avete! guardatevi il sito dell’aeroporto se ci riuscite altrimenti fregatevi voi e le vostre stupidaggini inventate
Guardi è proprio piacevole discutere con lei. Si percepisce educazione e rispetto delle opinioni altrui.
Una buona giornata.
Cominciavo a sentirmi assediato da tutti quegli “anonimi” di varia estrazione e genere che, non concordando con la mia posizione, continuavano a darmi del visionario e del “generatore di fumo”.
La discesa in campo di Hypert, con l’apporto di informazioni e dati coerentemente applicabili all’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi, dimostra che sull’argomento c’è anche chi ragiona in termini diversi, tenendo conto della realtà e partendo dalla constatazione che, pur essendoci in teoria la possibilità di un esercizio, purchessia soddisfacente, dello scalo, nella realtà, chi si reca (e si recava) in quell’area non può constatare altro che una assenza della sua ragion d’essere, cioè gli aerei, di qualunque compagnia possano essere.
Ora nella discussione affiora la disputa su quali Compagnie e con quali tipi di aerei si potrebbe dare finalmente avvio ad un esercizio soddisfacente dello scalo. Non credo che sia determinante, ai fini del sostegno della tesi a favore della attuale pista corta, riesumare il “mitico” aeroporto di Rio-Santos e i suoi miracolosi 10 milioni di passeggeri all’anno. Sono numeri reali in una realtà probabilmente irripetibile e quello di Rio effettivamente è un FATTO. Resta comunque un FATTO anche la circostanza che finora le compagnie europee si sono astenute, tranne sporadici esempi, dal venire a Salerno.
Quindi allo stato dei fatti continuiamo a vivere nel “deserto degli aerei”. A meno che non compaia all’orizzonte un’oasi di salvataggio targata Embraer.
Ma … sarebbe solo un miraggio!!
In passato c’è stato chi ha sostenuto convintamente che in fin dei conti si poteva fare a meno dell’aeroporto, dato che a non molti chilometri era raggiungibile quello di Napoli-Capodichino. Abbiamo ora la testimonianza di Hyper – e non credo che sia il solo – il quale ci dice invece che preferirebbe volare da Salerno.
È certo che anche altri, pur con una frequenza di voli più contenuta, troverebbero più conveniente poter disporre dello scalo salernitano. Penso ai possibili utenti della provincia, della Basilicata e dei territori circostanti.
Ora si può anche dare credito a chi non vede nell’allungamento della pista la chiave risolutiva per vedere aerei a tutto spiano su Salerno. A patto però che venga indicata qual è la corrispondente chiave risolutiva per superare l’empasse in cui da anni si trova lo scalo, da anni inattivo e senza prospettive.
Ringrazio Anonimo 1 per il pacato commento.
Gli interessanti i punti da lui evidenziati invitano ad una riflessione aggiuntiva.
Il turista di oggi viaggia in aereo -con 100€ vai ovunque in Europa- e vuole atterrare nei pressi della destinazione.
Un ipotetoco tour operator del nord europa, diciamo danese, che vuol lanciare una destinazione nel sud europa da diciamo 1000 turisti/settimana, può valutare ad es. il Cilento, il cui aeroporto più vicino dista in estate 3-4 ore di code?
Tanto per fare un esempio (un po’ più vicino a noi di Rio) la Sardegna con 1.6 milioni di abitanti ha 3 grandi aeroporti turistici (Cagliari, Olbia ed Alghero). La zona Campania meridionale- Basilicata- nord Calabria avrà 3-4 milioni di abitanti e non ha un aeroporto che la serva.
Ed allora, in aggiunta ai bisogni di chi da Salerno parte, come me, ecco quelli di chi a Salerno vorrebbe arrivare ma non può.
Anche i soli mille turisti/settimana danesi (numero peraltro ridicolo), anche per solo 4 mesi/anno, fanno almeno 15 milioni di €/anno di indotto perso dal territorio.
Perché a prescindere dalle discussioni su quale tipo di aereo ci possa atterrare la plateale, innegabile evidenza che a Salerno al momento non ci atterra NESSUNA compagnia aerea.
NESSUNA.
Quale sarà il motivo? L’assenza di appeal per una terra che può vantare la Costiera Amalfitana, Paestum, il Cilento, una enogastronomia di livello mondiale oppure la oggettiva impossibilità di portarci i turisti con gli aeromobili posseduti da praticamente TUTTI i vettori europei?
Ed ancora ci domandiamo se sia o no il caso di allungare la pista?
PS
stia tranquillo 16miliardimps: non lavoro nemmeno nel settore turistico
ecco il fumo che ritorna, inutile pure leggerlo, i fatti sono quelli esposti da me e altri, a rio si vola con 737, in questo momento, il resto è fumo. Hypert, ma che discussione ci può essere tra uno che mostra la realtà dei fatti e altri che parlano del nulla??? nessuna, continuate col vostro fumo e con la presunzione campata in aria che salerno sia un mondo a parte: i B737 a rio stanno atterrando ADESSO su una pista 400 metri piu corta della nostra. fumo e diversivi per non riconoscere le proprie fesserie, questo siete. io e altri parliamo di realtà, voi del nulla. l’anonimo1 che accusa altri di anonimato poi è l’apoteosi di tutto questo fumo! statevi bene, io vado a rio!
Ricambio i ringraziamenti ad Hypert, finalmente un interlocutore che cerca di far capire agli altri, con dati di fatto e ragionamenti pacati, che la situazione dell’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi presenta una sua singolarità, non smentita dai fatti, per cui la sua configurazione, ancorchè teoricamente e tecnicamente in grado di far atterrare aerei (anche Boeing e Airbus) nella realtà non riesce a farlo. I fattori determinanti possono essere tanti. Resta però l’amara constatazione che, nonostante negli anni si siano avvicendati dirigenti e tecnici di varie estrazioni alla guida della struttura, nessuna concreta misura attuata di conseguenza sia riuscita a stabilizzare un decente sistema di voli di linea di corto e/o medio raggio.
In effetti, il funzionamento di un aeroporto, mi sembra superfluo evidenziarlo, non è solo un fatto tecnico, ma coinvolge altre considerazioni e valutazioni di carattere socio-economico, giustamente richiamate nel precedente commento. La cosa quindi è di capitale importanza e non va sottovalutata, al punto da trascurarne la valenza, nella convinzione che basterebbe il solo allungamento della pista per vedere risolta ogni criticità.
Sono questi punti fermi che vado sostenendo da tempo. In cambio chi non concorda sostiene che si tratta di “fumo”, anche se nelle sue argomentazioni l’unico punto su cui si sofferma e che ritiene più che probante è un aeroporto situato nell’altro emisfero a Rio de Janeiro. Esso sarebbe l’esempio inconfutabile di come far marciare un aeroporto a pista corta.
In altra occasione sostenni che ritenevo non pertinente una assimilazione di Rio-Santos con Salerno.
Sarei ora tentato di dire: quanti calciatori brasiliani abbiamo immesso nei campionati di calcio italiani? Facciamo altrettanto con dirigenti e tecnici di aeroporto di estrazione brasiliana e mettiamoli alla guida dello scalo salernitano.
Non tarderemo anche noi a vedere 10 milioni/anno in transito per Salerno e dintorni!!
Ancora una volta d’accordo con Anonimo 1, che cerca di chiarire concetti che, ammetto, non sono dei più lineari.
È la volontà politica che manca per chiudere il cerchio delle infrastrutture mancanti (allungamento pista, linea metro fino al terminal, accessibilità stradale, parcheggi,etc) per rendere un aeroporto che serva il territorio quella che al momento è ha tutti gli effetti una cattedrale nel deserto.
Nel piano industriale elaborato dai vertici della Gesac e dalla società Aeroporto di Salerno S.p.a. l’obiettivo è raggiungere i 5.5 milioni di passeggeri all’anno, ma si precisa che il traffico commerciale si aprirà non prima del 2024 mentre il traguardo finale potrebbe essere tagliato solo nel… 2043.
Non è uno scherzo. Nel 2043.
Ma come è possibile presentarsi con un piano spalmato su 25 anni? Chi dovrebbe credere nel progetto ed investire in esso?
In Italia poi, dove per i progetti simili è normale un raddoppio dei tempi?
Da farsi cadere le braccia.
Questi sono i problemi, non un utopico parallelismo con il secondo aeroporto di citta carioca la cui area metropolitana serve 12 milioni di persone…
Hypert ha giustamente allargato il discorso, evidenziando come la politica gioca sempre un ruolo di grande responsabilità quando si tratta di avviare le opere infrastrutturali. Probabilmente essa non è stata immune da colpe quando ha reagito con scarsa efficacia allo stato di palese inutilizzazione in cui era tenuto l’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi. È auspicabile ora che in questo tentativo di rinascita dello scalo e di tutte le indispensabili opere al contorno la politica assuma la posizione che le compete, affinché il programma predisposto abbia uno sviluppo regolare.
A tal proposito, dopo che la Gesac ha resi noti i tempi entro i quali l’aeroporto entrerà a regime in tutti le sue componenti operative, visti i tempi oltremodo dilatati, giustamente si sono avvertite reazioni di incredulità se non di irrisione per un programma così dilatato.
La fama tutta italiana, del Sud come del Nord, che accompagna la realizzazione delle opere pubbliche sempre soggette ai ritardi più impensati, nell’immaginario non poteva non essere associata anche all’allungamento della pista e alle altre opere al contorno.
I tentativi per frapporre ostacoli già hanno fatto la loro comparsa.
Per uno svolgimento di tutta la vicenda in maniera chiara e trasparente, forse da parte di Gesac, o chi per essa, dovrebbero essere forniti maggiori dettagli del procedere attuativo dell’impresa.
Ciò servirebbe anche a capire quali difficoltà e quali impedimenti già si intravedono e quali i mezzi e le procedure previste per superarli.
A tal proposito mi pare molto pertinente il paragrafo finale con cui Hypert ha chiuso il suo ultimo commento.
Il Sud, che sempre si lamenta di essere stato e continua ad essere lasciato nelle retrovie quando si tratta di creare o ammodernare infrastrutture, non può essere causa di se stesso del mali che lo affliggono.
Occorrono realismo, concretezza e onestà di intenti.