Un’iniziativa che andrà a coinvolgere 83 milioni di numeri di telefonia mobile: finora, infatti, la possibilità di rifiutare le chiamate indesiderate era riservata ai telefoni fissi. I tempi, tuttavia, sono incerti: con tutta probabilità, occorrerà attendere mesi per fronteggiare il telemarketing aggressivo e selvaggio anche sui telefoni cellulari.
L’iter, infatti, prevede anche una consultazione tra il Governo, gli operatori telefonici e le associazioni dei consumatori. L’ampliamento potrebbe arrivare entro la fine del 2020 e, come spiega Il Sole 24 Ore, le aziende di telemarketing dovranno prima consultare il registro delle opposizioni e controllare che l’utente abbia effettivamente dato il consenso a ricevere chiamate dai call center. L’accesso al database è regolato con una tariffa annuale da pagare al ministro dello Sviluppo Economico o al singolo gestore telefonico.
E TUTTI QUELLI CHE CI LAVORANO, AVETE PENSATO A QUESTO!!!!!!!!
A VOLTE E’ LA FAME CHE SPINGE AD ESSERE CHI NON SIAMO, POVERI GIOVANI RIDOTTI A FARE QUESTO!!!
ITALIA BIGOTTA ED IPOCRITA
TROVATE UN LAVORO A TUTTI SARANNO MENO AGGRESSIVI
finalmente era ora…!!!!! jat a fatica’!!!!
O si riesce a creare lavoro vero, o W il reddito di cittadinanza che tanti contestano al M5S. Questi poveretti dei call center quando mi chiamano cerco sempre di non trattarli troppo male perchè sono l’ultima ruota del carro. Se non c’è il lavoro è giusto che vi sia almeno un piccolo reddito per tutti altrimenti torniamo all’era della bestia…