La Segreteria Aziendale ANAAO dell’A.O.U. “S.Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” esprime solidarietà al medico pneumologo ed al personale infermieristico della Pneumologia per la brutale aggressione subita. L’Ospedale Sicuro è da anni al centro dell’agenda operativa dell’Anaao. È stato più volte richiesto in tal senso, ed in tutte le sedi Istituzionali competenti, un intervento significativo da parte delle Istituzioni.
Siamo convinti che la responsabilità della sicurezza degli operatori e dei livelli organizzativi debba partire dalle Direzioni generali aziendali come previsto dalla raccomandazione ministeriale 8 del 2007, che indica quali misure attuare per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari. La sofferenza lavorativa della Dirigenza medica nell’Area dell’Emergenza, la carenza di tutele, i turni massacranti, il sovraffollamento e lo stazionamento dell’utenza nelle aree di emergenza hanno superato ormai, da tempo, i livelli di guardia.
Occorre un intervento immediato e drastico per un lavoro che ha assunto i caratteri di una missione militare colma di pericoli personali ed oggettivi e pertanto occorre che venga come tale riconosciuta. L’aumento preoccupante dei casi di violenza deve spingerci ad agire subito al fine di continuare ad assicurare a tutti i cittadini cure sicure in presidi sicuri.
Tale impegno deve coinvolgere gli operatori, gli amministratori ed i nostri rappresentanti in Parlamento. Comprendere “i perché della violenza” implica un’analisi accurata e completa delle cause e dei fattori scatenanti gli episodi di violenza , delle conseguenze sull’assistenza sanitaria e dei provvedimenti da adottare per contenere il fenomeno.
Cosa fare
- Immediato potenziamento della sicurezza all’interno degli ospedali e nelle immediate vicinanze territoriali, investendo la competenza dei Prefetti e dei Sindaci, immediata attivazione di efficienti sistemi di controllo degli accessi agli ingressi degli ospedali, di competenza dei Direttori generali, denuncia sistematica e puntuale all’Autorità giudiziaria da parte dei manager contro chi si rende responsabile di danneggiamento o violenza sulle cose e sulle persone.
- Monitoraggio semestrale, da parte dei Prefetti, dei sistemi di sicurezza messi in essere dai Direttori Generali, attraverso la costituzione di un Tavolo permanente.
- Elaborazione di una norma che, oltre al risarcimento dei danni materiali e fisici alle persone, preveda sanzioni penali dure e processi per direttissima con pena certa a carico dei danneggianti.
Sono questi i provvedimenti che l’Anaao propone per contenere l’aumento degli atti di violenza, a danno dei camici bianchi e per tutelare anche i cittadini che afferiscono alle strutture sanitarie.
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