Fu spazzata via una intera classe dirigente che aveva fatto dell’Italia la quinta potenza mondiale e furono decapitati interi gruppi dirigenti che, sui territori, erano esempi di buon governo. A Salerno pagò un prezzo altissimo Vincenzo Giordano e non fu l’unico, ricordo anche il mio amico Aniello Salzano, lo stesso Salvatore Aversano.
Hanno pagato, ripeto, un prezzo altissimo e nessuno di loro lo meritava. Amministratori seri, tutti assolti dalla stessa magistratura”. Lo dice Stefano Caldoro, ex ministro e oggi capo della Opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania, in una intervista a ‘le Cronache’ di Tommaso d’Angelo.
Incalzato da Andrea Pellegrino dice “A Salerno Vincenzo Giordano fu la sintesi di una grande squadra che avviò la trasformazione della città. Le grandi opere partirono con il Sindaco galantuomo, Salerno diventò una città ancora più moderna.
Credo che l’Amministrazione lo debba ricordare con più coraggio, senza paure. Bisogna superare la stagione dell’oblio e le prepotenze di chi ha interesse ad oscurare la storia. Insomma, anche a Salerno pagine di verità non sono più rinviabili”.
Caldoro ha poi ricordato il viaggio ad Hammamet, in Tunisia. “Finalmente – ha detto – pagine di verità. Politica estera, intuizioni economiche, desiderio di innovazione, la storia consegna a Craxi il giusto tributo. Pagine di verità vengono scritte, grazie a chi ci ha creduto, alla Fondazione Craxi con Stefania, grazie a tanti che rileggono, con più attenzione, quegli anni”.
Nell’intervista lo sguardo rivolto al futuro. “I riformisti –ha rilanciato – hanno il dovere di guardare avanti, di anticipare i cambiamenti. Riproporre idee vecchie non ha senso. Serve una politica riformista, serve il coraggio di cambiare. Non mi appassiona il dibattito sul contenitore elettorale, preferisco quello sui contenuti.
Serve rilanciare il progetto della Grande Riforma, lavorare alla centralità dell’Italia nel Mediterraneo, costruire politiche capaci di tutelare i lavoratori ed i nuovi lavori. Noi siamo i figli dello Statuto dei lavoratori, oggi abbiamo il compito di unire al ricordo, alla rivendicazione, un progetto.
Abbiamo un senso se costruiamo nuove tutele per chi le tutele non le ha. Dalla parte dei più deboli e senza soffocare il dinamismo delle imprese. Insomma immagino una versione 4.0 dei ‘Bisogni e Meriti’”.
No a verità lodovevi ricordarcelo tu, ma fammi il piacere approfittato e basta.
Un Signore oltre ad essere il Sindaco Galantuomo….resta nel cuore di chi lo ricorda…..mai ricordato da chi e’ venuto dopo…..si ricordano i Sindacalisti………Nessuna iniziativa mai presa dall attuale sindaco…s ..minuscola….si….la merita tutta la…..s……minuscola
….essendo stato consigliere comunale e dello stesso partito del rimpianto Vincenzo Giordano…..Uomo ..innanzitutto…..di cultura….educazione e signorilita”……Gloria a Lei….Prof..Giordano….
Con vincenzo giordano è partita la trsformazione della città di salerno, idee, progetti anche finanziati e opere pubbliche importanti.. il trincerone, lungo irno, metropolitana leggera, via mercanti con i sottoservizi, corso vittorio emanuele, lungomare trieste, via allende zona stadio con marciapiedi e illuminazione, STADIO ARECHI, con tutti i parcheggi, via settimio mobilio, via silvio baratta, via trento e via posidonia, rione santa margherita, idea porta ovest con galleria, idea eliminazione cementificio, idea parco Mercatello leggi su wikipedia.. un grande socialista, un grande sindaco, un galantuomo.. prendeva il bus per andare alla casa comunale, faceva la fila agli uffici postali.. uomo umile, modesto, ONESTO!!
Vincenzo Giordano unico vero grande Sindaco!
Il Sindaco di tutti…
Colui che avviò la trasformazione della città.
Grandissimo UOMO il Prof. Giordano. Niente, ma proprio niente a che vedere con il suo indegno “successore” che ebbe ad appropriarsi di tutto quanto Egli aveva programmato per l’ AMATA SALERNO. Il resto è storia, ma principalmente politica politicante e teatrale … quante pantomime …!!!