“Essendo romanista per me Agostino Di Bartolomei è e sarà sempre il capitano. Ci sembrava doveroso rendere omaggio a un grande uomo, un grandissimo calciatore, un esempio. E’ il minimo che potevamo fare, colgo l’occasione per ringraziare la signora Di Bartolomei, oltre Gianluca Lambiase e Fabrizio Riccardi che hanno avuto questa idea pienamente condivisa da me e da mio cognato. All’inizio abbiamo pensato che questa maglia fosse unica, per onorare Agostino. Poi, dopo il grande successo che ha avuto questa iniziativa, abbiamo cominciato a ragionare per riproporla in futuro”.
Tornando al calcio giocato l’attenzione si sposterà il prossimo 27 aprile al match dell’Arechi contro l’attuale capolista Perugia in una gara da dentro o fuori per entrambe le formazioni. Prima però c’è la finale di Coppa e Mezzaroma è stato chiaro: “Tutti noi siamo amareggiati per la sconfitta di Prato ma ora più che mai bisogna stringersi intorno alla squadra. Mercoledì giocheremo con il Monza e chiedo ai tifosi di mettere da parte l’amarezza e di continuare a sostenere la squadra. Ci vuole equilibrio nei giudizi, una domenica si è campioni e una domenica si è brocchi, questo non è vero. Sulla sconfitta di ieri c’è da analizzare il fattore psicologico, forse l’aspettativa dei tifosi ha pesato sulla squadra. Ora ci giochiamo la stagione, dobbiamo essere tutti uniti, dare il massimo e poi tireremo le somme. La squadra sa di aver fornito una prestazione negativa e vuole reagire subito. Noi chiediamo un sacrificio ai nostri tifosi cioè quello di starci vicino”.
Mezzaroma lancia l’appello ma sarà lui stesso il primo ad essere al fianco della squadra: “Mercoledì sarò allo stadio, così come contro il Perugia e forse anche contro la Paganese. Sono fiducioso, possiamo fare qualcosa di positivo”.
Un Presidente che non faceva chiacchiere, che non teneva comizi, che regalava sogni che si trasformavano in solide realtà! E lo faceva senza pretendere di insegnare calcio a chi parlava di pallone, senza mettersi sul pulpito, senza dare lezioni di capacità o di morealità al prossimo. Lo faceva lavorando sotto traccia, in silenzio, senza cercare le telecamere e senza chiedere o pretendere l’appoggio mediatico. E, soprattutto, senza minacciare continuamente il prossimo. Mi sono svegliato…e, ripreso i sensi, ho pensato:”Caspita, abbiamo due Presidenti operativi, ma nessuno dei due possiede queste virtù. Come siamo messi male.
Lotito e Mezzaroma hanno fatto una campagna acquisti piuttosto deludente. Adesso si pretende che la gente stia vicino alla squadra. Noi lo saremo, ma lui e il suo socio sono stati VERAMENTE vicini alla Salernitana?
“La gente adesso ci stia vicino” CHE CORAGGIO!!!!!! Perché fino ad oggi cosa abbiamo fatto? Per fortuna che c’è la tessera del tifoso perché a Prato li averi sputati tutti in faccia. NOI NON MOLLIAMO MAI !!! Z.O. SEMPRE PRESENTE
kist nun ten a doc è n’euro….