Secondo le informazioni diffuse dal ministero, il nuovo coronavirus che sta spaventando il Paese asiatico è contagioso anche durante l’incubazione, diversamente da quello della Sars. Ha inoltre aggiunto che la conoscenza delle autorità sul nuovo virus sono ancora limitate e dunque non sono chiari i rischi posti dalla sua mutazione. “Non abbiamo ancora identificato la fonte dell’infezione e non abbiamo ancora chiaro il rischio di mutazioni e il modo in cui si diffonde la malattia. Dato che si tratta di un nuovo coronavirus potrebbero esserci dei mutamenti nei prossimi giorni e settimane”, ha detto Ma alla stampa, aggiungendo che vi sono cambiamenti anche rispetto “al livello di pericolo per le diverse fasce di età” degli ammalati. Il ministro della Sanità cinese ha concluso la conferenza stampa sul coronavirus con l’impegno di “essere all’altezza delle aspettative della gente” e di aumentare la trasparenza. A tal fine, le autorità cinesi hanno detto che ci sarà una conferenza stampa ogni mattina. Secondo gli ultimi dati diffusi, in Cina i morti sono 56, i casi confermati quasi 2000, quelli sospetti 2684.
Pechino invierà altre 12 squadre di oltre 1600 persone tra medici, infermieri e personale medico nelle aree colpite dal nuovo virus nella provincia di Hubei. Ad annunciarlo è stato un alto funzionario della Sanità cinese. Intanto le autorità hanno anche vietato, a tempo indeterminato, il commercio di animali selvatici. La causa del virus è ancora sconosciuta ma come è noto il focolaio dell’epidemia è stato ricollegato al mercato del pesce della città di Wuhan. Mercato nel quale sarebbero stati venduti anche animali selvatici.
Coronavirus, primo contagio non importato
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha reso noto che è stato registrato in Vietnam il primo caso di trasmissione del coronavirus 2019-nCoV da uomo a uomo finora avvenuto al di fuori della Cina. “Si tratta di un caso confermato in Vietnam, che non aveva precedenti di viaggio in nessuna parte della Cina, ma – si legge nella nota dell’Oms – era un familiare di una persona che aveva visitato Wuhan”. Questo, rileva l’organizzazione internazionale, “suggerisce un esempio di trasmissione uomo a uomo avvenuta in Vietnam”.
Fonte fanPage
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