I militari, ispezionando il sito aziendale, hanno constatato la presenza in diversi punti dell’azienda di considerevoli quantitativi di rifiuti sparsi. Si tratta di rifiuti speciali di varia tipologia fra i quali anche alcuni pericolosi: lastre di eternit, rottami ferrosi, pneumatici e tubi idraulici, fusti metallici contenenti olio motore, fusti metallici contenenti materiali ferrosi e altri contenitori metallici.
Le indagini condotte hanno fatto emergere l’assenza di tracciabilità dei rifiuti rinvenuti ed in particolare è emersa la circostanza che i rifiuti non venivano annotati nei registri prescritti dalle norme di settore, registri che sono risultati non aggiornati da diversi anni.
Inoltre, le acquisizioni documentali condotte hanno consentito di accertare anche irregolarità procedurali relative all’autorizzazione alle emissioni in atmosfera nonché l’assenza di comunicazione all’autorità competente dei dati relativi alle emissioni ambientali.
In considerazione delle evidenze riscontrate, ovvero deposito incontrollato di rifiuti speciali anche pericolosi con miscelazione degli stessi ed inottemperanza alle prescrizioni riportate nell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera, condotte vietate e punite dalla norme contenute nel Decreto Legislativo 152/2006 meglio noto come codice dell’ambiente, i militari hanno sequestrato l’intero stabilimento al fine di impedire il prosieguo dei reati accertati ed hanno deferito alla competente Autorità Giudiziaria il responsabile.
Mi scappa a ridere..pensavo dopo le fonderie Pisano questi reati non rsistessero.