Allo Spallanzani, centro di riferimento nazionale per l’emergenza, sono ricoverati i due turisti cinesi affetti da coronavirus. L’annuncio è stato dato dallo stesso dottor Ippolito insieme al ministro della Salute, Roberto Speranza. Lo scrive RadioAlfa.fm
“Ora i dati – spiega il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani Giuseppe Ippolito – saranno a disposizione della comunità internazionale. Si aprono spazi per nuovi test di diagnosi e vaccini. L’Italia diventa interlocutore di riferimento per questa ricerca”.
I virologi dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” sottolineano che “avere a disposizione in modo così tempestivo il virus è un passo fondamentale, che permetterà di perfezionare i metodi diagnostici esistenti ed allestirne di nuovi. La disponibilità nei laboratori del nuovo agente patogeno permetterà inoltre – continua lo Spallanzani – di studiare i meccanismi della malattia per lo sviluppo di cure e la messa a punto del vaccino”.
La sequenza parziale del virus isolato nei laboratori dello Spallanzani, denominato 2019-nCoV/Italy-INMI1, è stata già depositata nel database GenBank, e a breve anche il virus sarà reso disponibile per la comunità scientifica internazionale.
Maria Capobianchi, Direttore del laboratorio di Virologia dell’INMI, ha spiegato che il risultato ottenuto “è il frutto del lavoro di squadra, della competenza e della passione dei virologi di questo Istituto, da anni in prima linea in tutte le emergenze sanitarie nel nostro Paese.
“L’isolamento del virus ci permetterà di migliorare la risposta all’emergenza coronavirus, di conoscere meglio i meccanismi dell’epidemia e di predisporre le misure più appropriate”, ha aggiunto Ippolito.
“Il risultato ottenuto dai nostri virologi – ha concluso Marta Branca, direttore generale dell’INMI – è una ulteriore testimonianza dell’eccellenza scientifica dello Spallanzani, Istituto dove la ricerca non è mai fine a se stessa, ma ha come obiettivo ultimo e concreto il miglioramento delle cure per i pazienti”.
Il dottor Giuseppe Ippolito già 5 anni era balzato agli onori della cronaca nazionale e internazionale per aver affrontato con il suo ospedale l’emergenza Ebola. Allo Spallanzani era stato trattato il primo caso italiano di paziente che aveva contratto il virus Ebola, guarendo dopo settimane di cure eseguite proprio da una equipe diretta dal medico salernitano.
Il team di ricercatori che ha isolato il coronavirus è tutto al femminile. Tre donne, protagoniste dell’impresa che consentirà di sviluppare terapie ed un possibile vaccino. E’ campana anche Maria Capobianchi la direttrice del laboratorio di Virologia dell’Inmi Spallanzani 67enne originaria di Procida.
Uomini di scienza e cultura, questo non fa che onore a Salerno e provincia.
e non era politicizzato…non faceva nemmeno il medico..SANITÀ CAMPANA A TESTA BASSA!!!
È lucano….
i ricercatori che hanno isolato il dna sono salernitani, la direttrice del laboratorio epidemiologico dello spallanzani è di Procida , Il direttore scientifico dello Spallanzani è salernitano anch’egli . domanda :
come mai la sanità campana fa acqua da tutte le parti ?
X franco
Se fossi intelligente ti risponderesti da solo ovvero lo è (ma non condivido che lo sia) in quanto si cerca lavoro ovunque esso sia ed anche perché non tutte le cariche possono essere ricoperte a casa propria. Aggiungo infine che molti vanno via per non confondersi con il pressapochismo dei molti