Il prodotto è stato ritirato dagli scaffali dei negozi perché, dopo alcuni controlli, è emersa la presenza di Pah (idrocarburi armativi policlinici) oltre i limiti stabiliti per legge. In Italia l’olio è importato dalla ditta Taico s.n.c. con sede a Chiaverano, nella città metropolitana di Torino, e venduto con marchio Aik Guan in taniche da 5 litri ciascuna. Il lotto incriminato è quello che riporta in etichetta la data di scadenza fissata al 22 maggio 2022.
I Pah sono potenti inquinanti atmosferisci e la loro formazione avviene nel corso di combustioni incomplete di combustibili fossili, legname, grassi, fogliame, incenso e composti organici in generale. Si trovano anche nei cibi cotti, in particolare nei processi di carbonizzazione ad alta temperatura, come le cotture alla griglia di carni o nel pesce affumicato.
Sono, dunque, degli inquinanti che generano allerta perché alcuni composti sono stati identificati come cancerogeni. Il distributore sta provvedendo al richiamo delle taniche di olio invendute, ma l’avvertenza, per chi ha il lotto sopra indicato in magazzino o in vendita, è di fermare la vendita e l’utilizzo.
Recita l’avviso: “Se avete distribuito il prodotto a terzi siete pregati di informali tempestivamente. Siete pregati inoltre di contattarci per informarci sul quantitativo in giacenza e concordare un rientro e /o un rimborso”. A scopo cautelativo e al fine di garantire la sicurezza dei consumatori, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda i clienti che avessero acquistato il prodotto a riportare le taniche nel punto vendita dove era stato effettuato l’acquisto.
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