Ciccio appende ad una assicella del carretto la lanterna oscillante e si avvia al mercato mentre Agostino ancora ricco di sonno si stropiccia i piccoli occhi . Giunti al mercato, aggiunge sul carretto ,altra frutta, ortaggi, pollame e uova .
Un somarello tira la carretta , le briglia partono dalla testa del cavallucio , il filetto e ‘ biforcuto alla testa e prosegue fino nelle mani di CICCIO , partono da Pastena insieme ad altri carretti che vanno in altre direzioni.
Giungono dopo circa 40 minuti in Corso Garibaldi,
la strada fu chiamata così nel primo CONSIGLIO COMUNALE nell’ autunno del 1860 in omaggio al Generale che condusse la spedizione o l’ invasione, salgono per via Velia e girando dopo poco a sinistra entrano nel CENTRO STORICO .
Sono circa le 10,00 di giovedì 20 Novembre 1873 e molta gente e ‘ già affacciata sui balconi e finestre in attesa di CICCIO e la Sua frutta .
Ciccio va piano e molte donne escono dalle abitazioni dei ‘ bassi ‘ e aiutano le signore dei piani superiori del palazzo a scegliere la frutta . E ‘ un vociare continuo , CICCIO ogni tanto si isola e urla ‘. ….A QUATTE SOLDE ‘ O MAZZO ; A QUATTE SOLDE. ‘ O MAZZO ..’ .
Ed ecco che c’è da pesare della frutta, AGOSTINO prende da un gancio del carretto la bilancia a stadera, e ‘ bellissima in ferro e bronzo , basata sul principio della leva , un asta con le tacche che rappresentano i kilogrammi ed e ‘ bellissimo il rumore del braccio di leva ricadente bruscamente indietro a pesatura avvenuta .
La signora che ha deciso l’ acquisto cala ‘ O PANRIELLO con dentro le monetine metalliche .
E ‘ un continuo parlamentare ,urlare ,litigare ,contrattare , le signore non escono di casa ed ecco il metodo della spesa ,metodo bellissimo e pittoresco .
Ciccio fa una trentina di metri e poi si ferma ed eccolo all’ improvviso urlare ,
‘ …..VRUOCCHELE ‘ E RAPE , VRUOCCHELE ..’ Altra gente si affaccia ,altri panarielli calano dai balconi e CICCIO se qualcuno compra di più si rivolge al figlio e gli dice ,
‘. …AGOSTIII MIETT PE ‘ DINT QUATTRO O CINQUE MAZZETT IN REGALO …’
L’ ambulante CICCIO , il figlio AGOSTINO , le signore sulla strada ,le signore sui balconi ,
i panarielli , le bilance a mano ,le chiacchiere ,le voci urlanti , il cavalluccio , il carretto , le ruote grandi , le reticelle per raccogliere la spesa , i sciurille , ‘ e cucuzzielle ecco questi erano gli elementi del 2O novembre del 1873 .
Tutto PITTORESCO e bellissimo , credo che non ci sia nulla di pittoresco in un supermercato di oggi ,dove non si parla con nessuno ,non si conosce nessuno e dove lo squallore maggiore sono quelle terribili casse che fanno un minimo di rumore in un silenzio allucinante .
di Adolfo Gravagnuolo
Concordo pienamente con le parole con cui si chiude l’articolo…e dire che tutta questa umanità risalente ai secoli scorsi è stata tolta così come anche le filovie…inquinavano troppo?