Da alcuni mesi l’Amministrazione Comunale di Salerno sta sostenendo un progetto (denominato “Parco Alario”) che cambierebbe radicalmente la fisionomia di Piazza Alario, dividendola in due, destinando la maggior parte dell’area ad un parco giochi, recintato da alti cancelli, e lasciando la restante superficie nel consueto abbandono.
Il Comitato “Salviamo Piazza Alario”, costituito nel 2016, che raccoglie circa 300 residenti nell’area, ha espresso da sempre parere decisamente negativo a questa ipotesi, per l’impatto devastante del suddetto progetto, suggerendo delle Linee Guida per la valorizzazione della Piazza che sono state consegnate all’Amministrazione nello scorso mese di giugno e quindi producendo una propria ipotesi di progetto.
Mercoledì 19 febbraio alle ore 18,30 presso la Fondazione Filiberto e Bianca Menna, in Via Lungomare Trieste, 13, Salerno, avrà luogo un pubblico incontro, promosso dal Comitato “Salviamo Piazza Alario”, per illustrare alla Cittadinanza e all’Amministrazione l’idea progetto elaborata dal Comitato, conforme alle Linee Guida già citate e rispettosa dell’esigenza di ogni categoria sociale, bambini compresi.
All’incontro sono stati invitati il sig. Sindaco, gli assessori competenti e tutti i cittadini di Salerno.
“Ribadiamo – afferma in una nota il Comitato Civico “Salviamo Piazza Alario” – che pur condividendo la necessità di spazi ludici per bambini in città, ritiene inammissibile la destinazione esclusiva proposta dal Comune perché inadeguata ad un parco giochi sia per l’alta concentrazione di smog che per l’indisponibilità di parcheggi e spazi di servizio.
Riaffermiamo l’urgenza di ripristinare e curare maggiormente il verde originario della Piazza, per restituirla alla sua funzione primaria di giardino urbano. Confermiamo l’inutilità di cancelli e separazioni che stravolgerebbero l’originaria storicità del sito.
Di spazi ludici li fuori PROPRIO non se ne sente la necessità, rispettate la STORIA di Salerno.
Se non avete un cappero da fare allora rimettete IN SICUREZZA il belvedere 200 metri più avanti. Il muro di contenimento è in condizioni critiche. Originariamente, in quel punto, c’era un declivio molto ripido, poi hanno alzato il muro e riempito il tutto con detriti slegati. Il peso di quei detriti preme sul muro esterno, muro che ormai ha 100 anni, quando questo cederà allora centinaia di tonnellate di materiale crolleranno sulla via sottostante.