Ma la colpa non sarebbe tutta sua e delle sua non così eccelsa attitudine allo studio: già, perché come riportato da La Stampa – che ha dato notizia di questo strano fatto – i suoi docenti, in fase di svolgimento del colloquio orale, non hanno rispettato le nuove regole del ministero, causando la bocciatura della studentessa.
Gli insegnanti della commissione, infatti, avrebbero svolto un’interrogazione materia per materia e non una discussione disciplinare, come da indicazioni del ministero. Il quotidiano di Torino ha raccolto le parole del legale di Federica, l’avvocato Enrico Martinetti: “Non era mai successo prima. Le motivazioni delle due sentenze dimostrano chiaramente che la ragazza aveva subito un’ingiustizia. Tanto è vero che i commissari sono stati anche condannati alle spese processuali e dovranno affrontare un’altra causa per valutare il risarcimento dei danni”.
mah, ora i professori non possono neppure interrogare sul programma, devono porre solo le domande ministeriali? ma allora eliminatelo proprio l’esame, risparmiamo la buffonata e i soldi