Si cerca il movente dell’accoltellamento di sabato notte nel piazzale antistante una nota discoteca ad est di Salerno. Gli investigatori non credono alla pista passionale. Gli agenti della Mobile guidati dal vicequestore Marcello Castello non hanno mai creduto alla versione dei fatti fornita dalla vittima dell’accoltellamento di sabato notte, davanti ad una nota discoteca di Via Allende a Salerno.
La storiella raccontata dal ragazzo ventenne e dei suoi amici, ovvero l’aggressione subita per l’apprezzamento fatto ad una ragazza, non regge sotto diversi punti di vista. Ma ad insospettire gli investigatori, ci sono pure dinamiche interne al gruppo del quale faceva parte il bersaglio delle coltellate: il ragazzo, infatti, era in compagnia di alcune persone e pare che fra loro vi fosse anche qualcuno con piccoli precedenti.
Insomma, il sospetto è che dietro le due coltellate superficiali- una all’anca, l’altra all’ascella- possano esserci questioni ben più pesanti di un banale apprezzamento fatto ad una ragazza. Due le piste battute: quella che conduce ad un giro di droga, ovvero spaccio nella zona dei locali ad est di Salerno. Oppure un contesto più ampio legato alla vigilanza e alla guardiania, decapitata dopo le recenti operazioni di forze dell’ordine e magistratura per legami con la malavita locale.
Al momento la Squadra Mobile lavora non solo sulle testimonianze di coloro che erano presenti al momento dell’aggressione, ma anche su alcune videoregistrazioni che potrebbero risultare utili per dare volti e nomi a chi c’era ma soprattutto per ricostruire dinamiche e movimenti della notte di sabato, per capire cos’è accaduto effettivamente.
Fonte: LIRATV
Commenta