Una soluzione potrebbe essere posteggiare nel grande parcheggio a ridosso della Cittadella Giudiziaria che dista poche centinaia di metri ma forse, per la maggior parte, i posti sono troppo lontani e non tutti amano fare qualche passo a piedi. C’è chi si ferma in tabaccheria per acquistare un pacchetto di sigarette, chi entra in posta per una raccomandata e chi prende il numero per prenotare un esame medico. Il risultato è che le auto vengono abbandonate ovunque.
I furgoni, e non solo, sono in doppia fila oppure fermi parallelamente rispetto alla strada, quindi “chiudono” le auto parcheggiate. E non mancano gli automobilisti che si attaccano al clacson o azzardano manovre sul marciapiede costringendo i pedoni a ripararsi contro le vetrine. Anche attraversare la strada è un’impresa: «Con tutti i mezzi parcheggiati in seconda e terza fila un pedone è visibile solo quando ormai è in mezzo alla strada. E se l’auto sopraggiunge troppo velocemente non fa in tempo a frenare» – ci dice un residente.
Vero è un indecenza.
Ormai è una regola fissa. Si potrebbe vedere qualche vigile? grazie 1000
Multe e carro attrezzi senza pietà
il problema non è tanto la seconda o la terza fila ma è il fatto che adesso, dopo questa segnalazione, forse si vedranno i vigili per uno o due giorni, forse tre e sanzioneranno gli indisciplinati, ma poi tutto tornerà come al solito… è questo che manca in italia… educazione civica e controllo della stessa da parte delle istituzioni e delle forze dell’ordine
il problema non è tanto la seconda o la terza fila ma è il fatto che adesso, dopo questa segnalazione, forse si vedranno i vigili per uno o due giorni, forse tre e sanzioneranno gli indisciplinati, ma poi tutto tornerà come al solito… è questo che manca in italia… educazione civica e controllo della stessa da parte delle istituzioni e delle forze dell’ordine…
ci vogliono i vigili speriamo di vederli
Ogni strada di Salerno,oramai è prassi parcheggiare in divieto,alla faccia dei fessi che rispettano il vivere civile.Tanto nessuno controlla.
Terza fila a via baratta? Impossibile!! Vivo lì da una vita, il problema esiste, ma così come in tutte le altre strade della città. Il parcheggio a ridosso della cittadella giudiziaria alle 9:15 è già completo per via degli avvocati e delle persone che si recano alla cittadella.
Cortesemente non sparate queste titoli stupidi ed esagerati. Non è la regola di via Baratta, ma lo stile di vita del salernitano maleducato ed incivile e del comune che invece di incrementare le aree di parcheggio pensa alle luci d’artista o ad altri investimenti inutili..
Ormai questo è il modo di vivere in questa città. Non è rassegnazione, ma cercare di portare la pelle a casa.
Diciamo che il problema è…strutturale.
Sono strade nate male (anni 60/70) così come via Quercio.
Ci vuole un impegno importante del comune e trovare idee coraggiose che possano dare soluzioni ai residenti ma anche ai commercianti.
Inutile la presenza dei vigili tanto…il palazzo non lo puoi spostare!!!
Più giù c’è l’ingorgo perenne con via Vinciprova che seppure è una strada ampia poi… improvvisamente si trova due palazzi di fronte.
La mia idea : requisire (a cura del comune) tutti i locali della stradina (altro obbrobrio) che corre parallela con via mobilio e via baratta e farne un unico garage comunale x parcheggio a rotazione a 50 cent ora.
Altra idea: parcheggio multipiano presso la rotonda subito dopo la cittadella prima del sottopasso che conduce a via Torrione
Sembrano idee assurde ma possibili.
Ovvio ci vuole il soldo…!!!
Un saluto anche a coloro che trattano male la…nostra città.
E volete andare in serie A? Fate ridere. Voi siete una città del terzo mondo.
@ Una Salerno ferita.
Credo che cogli in pieno il problema, l’urbanistica di Salerno è il risultato di una caotica speculazione degli anni 60/70 che dava modo ad un semplice muratore, di alzare un palazzo di 7 piani dall’oggi al domani senza alcuna verifica o piano urbanistico.
Oggi il problema è l’opposto: creare dei garage multipiano (l’unica soluzione fattibile nel territorio cittadino) si scontrerebbe con una burocrazia asfissiante, la mediocrità dell’imprenditoria edile locale e le immancabili noie giudiziarie promosse dal solito singolo cittadino contrariato, interessato ad ostacolarne la realizzazione per le più disparate ragioni.