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Primi 50mila euro per il Ponte dei Diavoli, progetto per salvare l’acquedotto
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Finalmente! Era ora
So che è praticamente difficile, se non impossibile, rendere più visibile per i visitatori l’intera struttura dell’acquedotto medioevo, dopo lo scempio perpretato con le autorizzazioni a costruire edIfici proprio a ridosso dello stesso. Giustamente considerato uno dei simboli della città, doveva essere salvaguardato con la dovuta attenzione e reso visibile nella sua interezza e non solo per il tratto conosciuto come il Ponte dei Diavoli. È auspicabile che la Sovrintendenza, in occasione di questi interventi di straordinaria manutenzione, voglia prendere in considerazione anche questo aspetto e, nei limiti del possibile stante la situazione ormai compromessa, verificare se esiste ancora la possibilità di ovviare, magari creando un percorso protetto per la visita delle restanti arcate.
Sarebbe auspicabile un parere dei responsabili in merito.
Gli edifici a ridosso sono roba degli anni 30..50, difficile intervenire adesso.
Quello che va fatto è una ripulitura dai rampicanti e una messa in sicurezza della struttura.
Aggiungo, andrebbe rimesso a posto anche l’altra parte degli archi, quelli oltre il trincerone che sono stati murati negli anni 50-60 non so quanto legalmente.
È chiaro che è praticamente impossibile intervenire su edifici costruiti incautamente, se non irregolarmente, molti decenni di anni fa, arrecando un danno irreparabile ai fini della valorizzazione dell’acquedotto medioevale.
Ora però sono certo che a molti salernitani e ai visitatori esterni interesserebbe poterne ammirare i resti in tutta la loro interezza recuperando anche quelli che, a detta di Giovanni, sono stati addirittura murati negli anni 50- 60. Come detto in precedenza, va individuato un sistema che renda fruibile il monumento attraverso un percorso preferenziale organizzato nell’area residuale circostante, pur con le difficoltà e la limitatezza degli spazi disponibili.
Se realmente si ha a cuore un futuro per Salerno quale rinomata città turistica, occorre avere la consapevolezza che non basta disporre di tanti bed qnd breakfast, di alberghi e ristoranti di tutti i livelli, di bar e pizzerie, ecc., senza offrire anche un efficace richiamo per la presenza di monumenti importanti riguardanti la storia della città.