Interno di una scuola, oggi, a poche ore dal decreto che ha sospeso le lezioni. Si provano le forme di didattica alternativa sollecitate dal Governo. Qui siamo al Profagri, dove come in altri istituti si tengono riunioni e si mettono a punto le strategie per dare continuità all’insegnamento fino al prossimo 15 marzo. Il dirigente scolastico stabilisce le linee guida per questi giorni insieme ad alcuni docenti, che poi estenderanno il confronto agli altri colleghi e agli studenti.
Si prova la piattaforma per le lezioni online e le verifiche, ci sono anche un registro ed una casella di posta elettronica per l’interazione docente-alunno. Quello che accade al Profagri sta succedendo in molte altre scuole, perché docenti e personale amministrativo sono in servizio regolarmente e faranno comunque lezione: i ragazzi saranno collegati da casa o da ogni luogo sicuro dove potranno utilizzare pc, smartphone o tablet.
E’ un esempio concreto di come una situazione difficile può trasformarsi in opportunità, stimolando alunni e docenti ad utilizzare strumenti ormai di uso comuni per scopi didattici. Eppure, c’è alle volte un problema relativo all’accesso ad internet e all’acquisto dei dispositivi: è il cosiddetto digital divide, ma si cercherà di non lasciare nessuno indietro.
Fonte: LIRATV
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