La FIP stessa, dopo il Consiglio Federale di ieri pomeriggio, attraverso il suo massimo dirigente, Petrucci, ha chiesto “la collaborazione delle Leghe per ipotizzare scenari per concludere i campionati, una volta che saranno ripresi”, condividendo la proposta del presidente di “modificare, laddove si rendesse necessario, le Disposizioni Organizzative Annuali per questa stagione”.
Alla Todis Salerno ’92 resterebbe da giocare l’ultima gara di regular season (sul parquet della JuveCaserta Academy) e poi la prima fase dei playoff, essendo già aritmeticamente sesta. Nell’ottica di un necessario snellimento delle attività post-season, a questo punto, nulla più è scontato.
“Le atlete straniere per il momento rientreranno in patria, attendiamo se ci sarà la ripresa dei campionati per poi valutare. Ci saranno sicuramente nuove disposizioni organizzative, ma al momento non c’è nulla di certo. – afferma amaramente il presidente, Angela Somma – Dispiace non poter scendere in campo per dimostrare che siamo una squadra competitiva e che la sesta posizione non era certo quella che ci competeva. Avremmo potuto ottenere buoni risultati. Avevo visto molto bene la squadra nell’ultimo periodo. Pazienza, vorrà dire che l’anno prossimo ricominceremo da dove abbiamo finito, dall’allenatore alla squadra”.
Dice la sua anche coach Aldo Russo: “Viviamo una situazione complicata sotto l’aspetto organizzativo, perché dipendiamo dall’emergenza generale. Siamo costretti a prendere atto della sospensione. A seconda di quelli che saranno provvedimenti della Federazione, prenderemo le contromisure e proveremo a organizzarci. A oggi non abbiamo certezza di come riprenderà il campionato.
Si paventa la modifica delle DOA, c’è una difficoltà oggettiva. Occorre attendere almeno il 3 aprile e le decisioni degli organi competenti, sperando che la situazione possa rientrare prima. Sono ovviamente dispiaciuto perché il clima nel gruppo era stra-positivo, avevamo trovato una chimica ottimale con comunione di intenti tra squadra, dirigenza e staff che faceva ben sperare. La salute, però, viene prima di tutto”.
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