Il provvedimento cautelare di sequestro – come riporta il sito web zerottonove.it – era stato disposto dalla Procura della Repubblica di Salerno con decreto di urgenza in data 09 marzo, poi convalidato dal G.I.P. in data 12 marzo, all’esito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Salerno ed avviate a seguito del respingimento da parte delle Autorità bulgare della spedizione di rifiuti plastici di un’impresa irpina eseguita lo scorso mese di ottobre dal porto di Salerno e diretta al porto do Varna in Bulgaria per essere conferita ad analogo impianto successivamente risultato privo di autorizzazione in quanto revocata.
Il carico di rifiuti una volta giunto al porto bulgaro era stato sottoposto a verifiche dal locale Ispettorato Regionale, a seguito delle quali non è risultato conforme ai documenti di accompagnamento.
Al termine delle operazioni di sequestro, il carico di rifiuti momentaneamente custodito presso un’area del porto commerciale, sarà trasportato presso ulteriore sito idoneo per le successive operazioni ispettive dei Carabinieri del N.O.E.
Ma poi agli irpini li arresterte? E le spese di tutto ciò chi le pagherà?