Sabato scorso, in occasione di una sessione di campionamenti ittici per monitorare la fauna del fiume Irno, i volontari della FIPSAS di Salerno e dell’associazione Amici della Valle dell’Irno hanno finalmente avuto la conferma che in molti aspettavano: le trote mediterranee (o macrostigma) del fiume Irno si sono riprodotte per la prima volta nel loro ambiente naturale. Il progetto “macrostigma”, iniziato nel giugno 2010 grazie ad una collaborazione tra Parco Urbano dell’Irno e FIPSAS di Salerno, ha consentito di immettere nelle acque del fiume Irno molte migliaia di trotelle, certificate geneticamente. Tali immissioni si sono ripetute nella tarda primavera di ogni anno successivo, al fine di costituire una popolazione di trote differenziata in classi d’età.
“E’ con vivo entusiasmo che saluto questa fantastica notizia” ha affermato il dott. Alberto Gentile, ittiologo e presidente della sezione FIPSAS di Salerno. “Abbiamo riportato la vita in questo martoriato fiume e fin dall’inizio l’obiettivo più ambizioso del nostro lavoro è stato quello di favorire la riproduzione in ambiente naturale della popolazione di salmonidi immessa. Oggi abbiamo avuto la conferma di esserci riusciti, ma solo la vigilanza ittico-ambientale costante, unita a strategie gestionali sostenibili, potranno garantire la durata nel tempo del progetto.
Un ringraziamento particolare va al direttore del parco dell’Irno Giovanni Giugliano, che fin dall’inizio ha creduto ed ha accompagnato il progetto in ogni sua fase, e ai tanti volontari che in questi anni non hanno mai fatto mancare il proprio impegno”. Si ricorda che sempre la FIPSAS di Salerno e l’associazione Amici della Valle dell’Irno hanno promosso nel 2012 il progetto di reintroduzione della Tinca nei laghetti dell’Irno, specie autoctona tipica delle nostre acque, ma quasi scomparsa a causa dell’uomo .
complimenti a queste persone che hanno fatto rivivere un fiume una volta morto.
congratulazioni, prosegiuamo su questa strada coinvolgendo le istituzioni preposte per darvi una mano. abbiamo capacità, professionalità ed ora anche strutture, come il centro ittiogenico regionale di Ceraso, capaci di far fare un salto di qualità alla nostra provincia e a tutta la regione nel campo della conservazione e valorizzazione della fauna ittica autoctona e degli habitat naturali.
Auguri, Pasquale santalucia, funzionario del Servizio Territoriale Provinciale “foreste” di Salerno.