«Ciò che è avvenuto al Loreto Mare è certamente un episodio da stigmatizzare, qualcosa che ci fa arrabbiare e ci sdegna, ma non dobbiamo neanche montarci un caso mediatico. Non possiamo consentire che il furto di qualche decina di mascherine (tali sono) e di un po’ di sapone e qualche effetto personale da parte di quello che evidentemente è un imbecille faccia passare in secondo piano lo sforzo straordinario che tutto il sistema della sanità campana sta facendo per rispondere in tempi rapidissimi ad una possibile escalation dei contagi».
Questo il commento del direttore generale dell’ASL Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva rispetto all’atto di inciviltà registrato al Loreto Mare con il furto che ha interessato alcune decine di armadietti del personale in servizio.
«Napoli e la Campania – conclude Verdoliva – stanno mostrando una grande capacità di reazione e la stragrande maggioranza dei cittadini sta rispettando ogni singola prescrizione stabilita a tutela della salute. Questa mattina al Loreto mare sono ricoverati 7 pazienti in terapia intensiva, 10 pazienti in area degenza e soprattutto gli operatori sanitari sono come al solito a lavoro per garantire salute. Il Direttore Sanitario non mi ha rappresentato criticità ma, ad ogni buon fine, stiamo provvedendo a fornire ulteriori DPI nell’ambito dell’invio già programmato».
Al Loreto Mare si è visto di tutto. Mentre medici, infermieri e addetti all’ospedale rischiano la vita si trovano senza presidi. Però di questi tempi farsi rubare mascherine e camici è il colmo. Dove sono i sistemi di controllo. La città deserta, un ospedale pieno si fanno rubare sotto il naso i dpi che sono i indispensabili. Questo significa che tutto è Abbandonato a se stesso. Nessuno vede, nessuno controlla e una chiorma di delinquenti la fa da padrone. Tutto questo è inaccettabile. Adesso i presidi sono preziosi come oro. Questa feccia deve essere presa a tutti i costi e punita in modo esemplare. Non ci sono scuse. Questa è inumanità.