verso un unico obiettivo comune, occorre ricercare il contributo di tutti e evitare
assolutamente occasioni di sviluppo del contagio.
Siamo consapevoli delle pesanti e innumerevoli criticità che continuamente emergono in queste ore, ma siamo costretti a richiamare l’attenzione su un aspetto che comporta la necessità e l’urgenza di fronteggiare l’emergenza che, con insostenibile evidenza, si concretizza nelle adiacenze degli uffici postali, in questi giorni di scadenze
(pagamento pensioni e reddito di cittadinanza, oltre a garantire tutti i servizi, anche
quelli che non presentano carattere di essenzialità e urgenza.)
Ad oggi, nonostante le nostre preoccupazioni manifestate nei giorni scorsi, con
note e anche comunicati stampa, dobbiamo registrare, con grande amarezza, una
situazione assolutamente non governabile e spesso al limite dell’incolumità fisica delle
persone in coda in attesa fuori dall’ufficio.
Purtroppo mentre la situazione per le province si presenta con un livello di sostenibilità migliore, a Napoli e provincia la mancanza di ogni controllo, ha determinato il formarsi di ingenti assembramenti, che, oltre ad essere in netto contrasto con le disposizioni di legge, ci auguriamo tutti non abbiano drammatiche conseguenze sulle persone.
A tutela dei lavoratori, dei pensionati e dei cittadini appare indispensabile, anche
in funzione delle scadenze di questo mese, fino al primo di aprile, (dei calendari di
pagamenti già stilati per aprile e maggio), evitare il ripetersi di situazioni gravi come
quelle di stamane, chiediamo che vengano adottate idonee misure di presidio del
territorio per la piena tutela di tutte le persone e dell’ordine pubblico.
CAMPANIA
Gli uffici postali restano aperti, ove possibile, e la posta viene consegnata
ovunque per aiutare il Paese a non bloccarsi totalmente. Questo servizio, non sempre
indispensabile e di comprovata esigenza, non deve mettere a rischio la salute dei
lavoratori postali, già colpita in molte aree del paese.
Per quanto finora rappresentato, fatta salva la fase di pagamento delle pensioni, riteniamo che l’Azienda debba assumersi la responsabilità di considerare servizi pubblici essenziali quelli indicati dalla legge 146/90, normativa che regola l’attività di erogazione degli stessi nelle giornate di sciopero, decisione che potrebbe rappresentare l’unica possibilità di evitare
assembramenti e, purtroppo, di trasformare, per qualcuno, l’opportunità di lasciare il
proprio domicilio.
Pensiamo che di fronte alla tragedia che il Paese sta attraversando, ciascuno
sia obbligato a dare il proprio contributo, pertanto, nel ringraziarvi per quanto
state già facendo, chiediamo e auspichiamo che le SS.LL., attraverso i comitati di
ordine e sicurezza pubblica provinciali e con la collaborazione dei vigili urbani
per il tramite dei loro sindaci, Vogliano intensificare azioni di e presidio presso gli
uffici postali di ogni singola provincia più esposti a rischio affollamento.
e continua la militarizzazione del Paese, con buona pace dei pesci morti eantifa che starnazzavano solo qualche mese fa, ora dove siete??? fatevi sentire vi prego, vi ha uccisi il virus, tutti?? spero di no