L’appuntamento di oggi ci fa incontrare con il documento più “penoso”, dato a Salerno, nel 1810.
Si tratta del progetto di costruzione di un palco per gogna e decapitazione nei locali del Tribunale di Prima Istanza di Salerno, affidato all’ingegnere Matteo Amato.
Nel carteggio che conserva il disegno, l’ingegnere Matteo Amato descrive le modalità di esecuzione del palco, che deve essere costruito in legno di pioppo:
«Si devono costruire due scanni di legno della lunghezza ciascuno di palmi 8, e di altrettanti palmi di altezza, su de’ quali si deve formare un tavolato, che deve occupare le dimensioni di palmi otto x 12, e quindi su di detto tavolato si deve adattare due altri scanni per uso da sedere di lunghezza ognuno di palmi otto quali nell’adoprarsi devono combaciare per la direzione di detta lunghezza, ma frammezzo ad esso si devono innalzare quattro impiedi di simile legname dall’altezza da sopra al piano da sedere di palmi 6, e questi devono essere distanti l’uno dall’altro di palmi 2, nelle cui cime dovrà essere conficcato un chiodo, e finalmente per salire in detto palco uno scalantrone di proporzionata altezza, ed in questo consiste detto palco servibile per la riferita pena …[…]»
ASSa, Intendenza di Principato Citeriore, b. 1411, fascicolo 1.
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