Si svuotano, dunque, le strade che stavano tornando lentamente alla normalità anche con il transito dei mezzi pubblici. Di nuovo è serrata per negozi e uffici. Chiuso agli stranieri l’aeroporto. Rimesse restrizioni su riunioni, assembramenti e vita notturna.
Annullati così anche i concerti, dopo che 43 infezioni sono state collegate a eventi di musica dal vivo, come riferisce il Guardian. I live incriminati si erano tenuti a Tsim Sha Tsui, Wan Chai e Lan Kwai Fong. I musicisti delle band sono tra i pazienti.
Dall’Australia al Cile, dalla Romania agli Usa, come il mondo affronta il Coronavirus
Nel mondo sono oltre 2,6 miliardi le persone costrette a casa a causa delle restrizioni dovute all’epidemia di coronavirus. Ecco, nelle foto più belle, come viene affrontata la crisi ai quattro angoli del pianeta.
Isolamento per 600mila nell’Henan La contea di Jia, nell’Henan confinante con l’Hubei (l’epicentro della pandemia), è stata sottoposta a isolamento: i residenti dell’area, circa 600mila, dovranno avere permessi speciali per uscire di casa e per andare al lavoro, sottoponendosi a controllo della temperatura corporea e indossando le maschere facciali. Il South China Morning Post, citando un funzionario locale dei trasporti, ha confermato le misure contro l’ipotesi di una “ondata di ritorno”. A livello locale, inoltre, tutte le aziende sono state chiuse, a eccezione delle utility, di quelle che producono materiale sanitario, degli operatori della logistica e delle aziende attive nel settore degli alimentari. Disposta, invece, l’apertura di supermercati, farmacie, stazioni di benzina ed hotel.
La temuta ondata di ritorno in Cina, oltre che al fenomeno dei casi importati dall’estero, è legata alla presenza degli asintomatici, a coloro cioè che risultano contagiati dal coronavirus ma che non mostrano nell’immediato i segnali tipici dell’infezione.
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