L’avv. Colombo dichiara che, per far fronte a questo dramma, non bastano i trattamenti a distanza o quelli ABA via Skype, ma invita a fare di più. Innanzitutto, occorre un contatto diretto, chiamare anche ogni giorno, non far perdere la routine quotidiana e le abitudini sensoriali laddove sia possibile, fornire assistenza domiciliare con educatori specializzati e sostegno psicologico alle famiglie. Infine, il Garante dei disabili dichiara, che sia opportuno ripensare al modello delle R.S.A. e delle case di cura, che proprio in questa situazione di emergenza, hanno manifestato limiti, i quali rischiano di diventare dei focolai di espansione del virus. La situazione potrebbe risolversi, prevedendo nuove tipologie di interventi sanitari, sociali ed educativi, supportati da adeguate risorse finanziarie.
L’autismo, in Italia, riguarda almeno una persona su settantasette nati e in Campania almeno trecento nati l’anno. Purtroppo, si tratta di un fenomeno di notevole espansione di cui non si conoscono ancora con certezza le cause e le strategie di trattamento, ma che proprio per questo, deve essere fortemente attenzionato.
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