Mi sembra doveroso ricordarlo per il suo tratto di umanità, per la sua disponibilità, per il senso delle istituzioni, per essere stato parte di un collettivo che ha sentito su di sé la responsabilità di creare un altro futuro per la città: Paolo ha dato un contributo importante e incancellabile al lavoro che abbiamo fatto con assoluta dedizione per lasciare ai nostri figli una città nella quale ci fossero opportunità di vita importanti”.
Lo ha detto il Sindaco De Luca a LIRATV. “Paolo – dice De Luca – merita di essere ricordato perché siamo in una città nella quale vi sono tante componenti che sembrano godere solo della polemica, del contrasto, che sembrano impegnate permanentemente ad impedire di fare. Lui, invece, è stato parte di quella città, largamente maggioritaria, che capisce che è dovere di tutti noi andare avanti e aiutare il lavoro di crescita della città. Voglio ricordare il suo lavoro, perché il lavoro per una comunità è ciò che rimane, che neppure la morte distrugge. E voglio ricordarlo per questo suo tratto di gentilezza, di disponibilità, di umanità”.
Signor Sindaco, se lo lasci dire, è palpabile e visibile il cambio di Donatantonio presso i Suoi uffici; non so se per incapacità, per stagnazione, o forse perchè un altro Paolo Lei non lo troverà facilmente , ma nemmeno i suoi fedelissimi hanno appreso alcunchè da quella splendida persona che per anni ha avuto in testa solo l’Amministrazione Comunale salernitana……e ora che riposi in pace….dalle cattiverie e dalle polemiche….
Questo era Paolo.
Un bambino tutti i giorni si recava in spiaggia e scriveva sulla spiaggia: “Mamma ti amo!”; poi guardava il mare cancellare la scritta e correva via sorridendo. Un vecchio triste passeggiava tutti i giorni su quel litorale, e lo vedeva giorno dopo giorno… scrivere la stessa frase, e guardare felice il mare portargliela via. Fra sé e sé pensava: “Questi bambini, sono così stupidi ed effimeri.” Un giorno si decise ad avvicinare il bambino, non avrà avuto più di dieci anni, e gli chiese: “Ma che senso ha che tu scriva “Mamma ti amo!” sulla sabbia che poi il mare te la porta via. Diglielo tu che le vuoi bene.” Il bambino si alzò, e guardando l’ennesima scritta cancellata dall’acqua salata disse al vecchio: “Io non ce l’ho la mamma! Me l’ha portata via Dio, come fa il mare con le mie scritte. Eppure torno qui ogni giorni a ricordare alla mamma e a Dio che non si può cancellare l’amore di un figlio per la propria madre.” Il vecchio si inginocchiò, e con le lacrime agli occhi scrisse: “Nora. Ti amo!”; era il nome della moglie appena morta. Poi prese il bimbo per mano e assieme guardarono la scritta sparire.
parole sante signor sindaco se lo lasci dire. paolo era e rimarrà un vero signore ve lo dice chi lo ha conosciuto ( grazie a mio pdre che ci ha lavorato al fianco anni ) . uomo sempre con un sorriso e calma che ha subito ma mai parlato