Il Primo Cittadino, con un documento indirizzato alla Soprintendenza dei Beni Culturali di Salerno, ha infatti inteso richiedere l’interessamento degli organi di competenza verso una questione di pertinenza della Soprintendenza stessa che mai, negli anni, si è espressa in favore di un vincolo storico, ambientale, paesaggistico ed archeologico della struttura di cui sopra.
“In merito alle notizie diffuse in questi giorni, notizie oggetto di strumentalizzazioni nate da chi non conosce i fatti e nemmeno cerca riscontri puntuali e precisi sulla vicenda, mi preme sottolineare alcuni fondamentali passaggi. Detto che la struttura non ha nessun vincolo storico-culturale-ambientale e proprio perché per il sottoscritto e l’Amministrazione stessa l’attenzione al territorio è parte sostanziale dell’impegno sociale e politico; fin da subito si è cercato di aprire un tavolo di confronto con la ditta e la proprietà dell’area, discutendo seriamente sulla possibilità di salvare, se non completamente, ma recuperare almeno in parte, la ciminiera, considerando tutte le variabili legate alla pubblica incolumità dell’opera.
Tutti gli sforzi fin qui fatti, sono essenzialmente legati ad una condizione di conoscenza delle regole chiare e non interpretabili; e sono il frutto di un continuo lavoro sul territorio. In tal senso si comunica, sempre per conoscenza dei fatti, che dovrebbe essere alla base di ogni critica costruttiva, che gli uffici Comunali nell’ottica della redazione del nuovo PUC, si stanno attivando, al fine di eliminare tutte le criticità urbanistiche passate ed in sinergia con la Soprintendenza, per tutelare tutte le emergenze storico-culturali-ambientali del territorio, così da garantire uno strumento chiaro e leggibile per tutti gli interventi urbanistici futuri”, ha asserito l’Assessore al ramo Carmine Spina.
Sulla stessa linea il Sindaco Giuseppe Lanzara, che ha rimarcato l’impegno morale assunto dall’Ente per tutelare un bene che è simbolo della Pontecagnano Faiano che fu: “In barba alle strumentalizzazioni di questi giorni, che dispiacciono ancor più in un momento complicato e difficile per tutti, teniamo a precisare che abbiamo fatto e faremo tutto quanto nelle nostre possibilità per scongiurare l’abbattimento della costruzione.
Precisiamo anche, per dovere di cronaca, quella cronaca spesso convertita in chiacchiericcio ed attacco demagogico da persone senza vergogna e senza scrupoli, che gli interventi fino ad ora effettuati sono stati realizzati nel pieno rispetto del decreto sui lavori edili in tempo di COVID-19, che permette che, qualora le strutture possano causare problemi di pubblica incolumità, si possa agire di conseguenza. Chi vuole intervenire, lo faccia, ma prima studi, come da anni facciamo noi”.
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