“Nella estensione del citato Bando non figurano le Tabaccherie in quanto, penso, esse sono state dichiarate, dai vari DPCM sin qui emanati, tra le attività essenziali e nel contempo non rientranti tra quelle che hanno, e stanno subendo, difficoltà economiche a causa delle restrizioni previste come il blocco dei giochi e la riduzione della clientela sia fidelizzata che di transito” continua Genovese, sottolieneando il ruolo delle stesse “La Regione Campania nelle sue restrizioni le ha sempre considerate essenziali al punto da indicarle quali potenziali distributori di presidi sanitari, come le mascherine”0
Nell’ossequio delle limitazioni al diffondersi della pandemia l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha predisposto, con determina direzionale, che i tabaccai potesere venir meno all’obbligo di apertura dando la possibilità di effettuare orari ridotti o stare chiusi.
“E’ appena il caso di sottolineare che le Rivendite di Generi di Monopolio sono il front office degli incassi dello Stato per i servizi che offrono alla cittadinanza e per la loro capillare dislocazione sul territorio pur continuando a vivere con aggi risicati e non allineati all’attuale costo della vita, sottostando a precise ferree regole che ne disciplinano l’esercizio, quasi come se il rischio d’impresa – che per le condizioni imposte è reale – non esistesse a differenza delle altre attività commerciali e produttive.
Per questi operatori il rischio di contaminazione da Covid19, quasi non era possibile nonostante il quotidiano contatto con il pubblico più variegato” sottolinea il presidente della UIT che ha pertanto chiesto alla Regione Campania l’inserimento tra i beneficiari del “Bonus una Tantum” anche le Rivendite di Generi di Monopolio con il Codice Ateco 47.26.00 – Commercio al dettaglio di generi di monopolio (tabaccherie).
“Ovviamente, in considerazione che le procedure in merito sono state già avviate e vista la imminente attivazione delle procedure telematiche, tale importante intervento potrà essere fatto con provvedimento ad hoc e dedicato considerando anche la possibilità di accesso esclusivamente a gli esercenti che abbiano optato per la riduzione dell’orario di lavoro o per la chiusura totale degli esercizi , eventi questi che sono ceertificati dalle comunicazioni obbligatorie fatte agli uffici territorialmente competenti dell’Agenzia Dogane e Monopoli” conclude Pasquale Genovese.
Dite a quel pagliaccio di Ruvo del monte che io a mare vado lo stesso anche se chiude le spiagge libere e me ne fotto delle sue ordinanze. Ti firmo l’autocertificazione che se mi prendo il covid non chiederò nulla al sistema sanitario e non mi faccio curare ma a mare vado e non a pagamento ma in spiaggia libera. Non è nessuno per chiudere le spiagge s chiuress rint u cess iss oppure mettesse quei fannulloni del comune di salerno compreso il burattino che ha messo a fare il sindaco a controllare il distanziamento dato che non fanno un cazzo dalla mattina alla sera. PARZUNAR pubblica schiavo
Hanno fatto un casino prima a livello nazionale poi locale.
Incluso uno escluso l altro e così via.
Anche gli essenziali hanno subito una riduzione delle entrate mentre molte altre categorie (tipo pensionati sociali , percettori rdc, amm.ri condominio eccc) ne avrebbero paradossalmente beneficiato.
La lista sarebbe lunga.
Per evitare la “guerra tra poveri”, non potendo fare scelte veramente giuste anche al fine di evitare grossi dubbi interpretativi da parte degli addetti ai lavori (con possibili strascichi: accertamenti fiscali, denunce ecc), visto che la ratio degli interventi è diretta ad un aiuto, avrebbero dovuto dare una somma uguale a tutti indistintamente (con riduzione ai bambini).
Si sarebbe evitato anche lo schifo dei buoni pasto ( i soliti truffaldini ne hanno approfittato a discapito dei veri poveri). Si parlava tanto di ridurre la burocrazia e , nostro malgrado, abbiamo avuto un opportunità. Come al solito sprecata per colpa di chi non è abituato a ragionare e per colpa degli italiani (inizialmente tra loro solidali senza distinzione) e delle relative associazioni di categorie che hanno sollecitato solo interventi egoistici.
Questo è il vero fallimento.
Resettate tutto e date a tutti soldi allo stesso modo (con augurio di politici e ricchissimi a rinunciarli)!
Ma quale Bonus per i tabaccai ? sono rimasti aperti, hanno avuto sempre la fila davanti alla loro attività (vedi Tabacchi in P.zza Caduti Civili di Brescia a Pastena), e di notte hanno guadagnato anche con i distributori automatici. Nessun bonus. Si pensasse ad aiutare le persone davvero bisognose.