La Salernitana ed il Crotone, sono state inserite dal “report mensile Cies”, tra i club di calcio italiani che, hanno contribuito a lanciare, “giovani calciatori” nella propria formazione titolare.
Il “Report del Cies” (Football Observatory), ha stilato tale speciale classifica dei club, rilevando il numero dei giovani calciatori, (non provenienti direttamente dai vivai di riferimento), che hanno esordito “in prima squadra”, nei campionati europei. (Fonte Calcio e Finanza)
La “Top Ten”, colloca al primo posto la società dell’Ajax (22 giovani giocatori in prima squadra), a seguire Benfica (21), Salisburgo (20), Real Madrid Castilla (17), Sporting (17), Genk (16), Eindhoven (15), Porto (15), Basilea (15), Anderlecht (13).
In tale classifica, trovano “posizione”, anche la Salernitane ed il Crotone (6 giovani giocatori in prima squadra) Pescara ed Avellino (5).
In tempo di “calcio Covid19”, le società di calcio, al fine di mantenere la propria “sostenibilità economica”, non possono prescindere dalla “funzione giovani calciatori” e dalla “funzione di ricavo” legata ai tifosi. Prima dell’evento Covid19, i club di calcio, si presentavano sul mercato, come “soggetti sui generis”, rispetto al “prodotto commercializzato”, ed ai “fattori della produzione” utilizzati.
Il “prodotto” spettacolo, ed i “calciatori” fattori della produzione, rendevano i club di calcio oggetto di osservazione per i classici “stakeolder”, per il mercato, per i tifosi e per le aziende sponsor.
In tale situazione, per migliorare la valutazione del brand societario con relativo aumento per il club dei propri ricavi commerciali, bisognava attivare una politica di fidelizzazione dei propri tifosi.
Nella fase post Covid19, ed in attesa di riprendere a giocare le partite a porte aperte, in tema di fidelizzazione dei tifosi, anche grazie al sistema di ”customer relationship management” (CRM), le società di calcio, dovranno ampliare le proprie capacità attrattive, sia nei confronti dei propri supporter, e sia verso gli sponsor, determinando la soluzione ideale, per gestire l’intera sfera relazionale, che si identifica verso la propria squadra del cuore.
Anche in tempi di Covid19, tifosi “aziendalisti” e “tifosi ultras”, due modi differenti di “amare” la propria squadra del cuore, e supportare in termini di “ricavi da stadio” il proprio club. Giovani calciatori e fidelizzazione dei tifosi, “due sfide importanti”, per vincere la fase aziendale “post Covid19”.
Antonio Sanges – dottore commercialista
Commenta